McLaren: “Meglio perdere il Mondiale che favorire uno dei piloti”

McLaren piloti

©McLaren Press Area

McLaren non fa favoritismi(?)

McLaren ha ribadito con forza una posizione rara nella Formula 1 moderna. La squadra di Woking preferirebbe perdere il titolo piuttosto che sacrificare la propria integrità sportiva.
È una filosofia di equilibrio e correttezza che la scuderia britannica difende con convinzione, anche a costo di rinunciare a un risultato di prestigio.
Andrea Stella, team principal del team, ha spiegato che la priorità resta offrire pari opportunità a entrambi i piloti, Lando Norris e Oscar Piastri.
Nessuno dei due sarà designato come “numero uno”. Le strategie di gara non verranno adattate per sostenere un solo candidato al titolo.

La squadra, ha sottolineato Stella, deve restare unita e coerente con i propri valori. L’obiettivo è evitare rivalità interne dannose per il gruppo.
Questo approccio richiama inevitabilmente la stagione 2007, uno dei capitoli più turbolenti della storia McLaren.
All’epoca Fernando Alonso e Lewis Hamilton si contendevano la leadership, spaccando il team e compromettendo le chance di vittoria mondiale.
Quella lezione, ancora viva nella memoria collettiva, sembra oggi guidare la gestione della nuova coppia Norris-Piastri.
“È fondamentale che i nostri piloti sappiano che la squadra non prenderà posizione per l’uno o per l’altro ha spiegato Stella.

Stella difende McLaren e i suoi piloti con i denti

“Il nostro obiettivo è vincere come squadra, non come somma di individualità” ha aggiunto.
“Se per difendere questo principio dovessimo rinunciare al titolo, sarebbe un prezzo che accetteremmo di pagare.”
La dichiarazione arriva in un momento di grande crescita per McLaren, tornata stabilmente ai vertici del campionato.
La scuderia sfida Red Bull, Ferrari e Mercedes, confermando il proprio ritorno tra le protagoniste della Formula 1.

Con due piloti giovani e affamati di vittoria, il rischio di un duello interno è reale e potenzialmente esplosivo.
Tuttavia, Stella è convinto che la chiave del successo non sia imporre gerarchie, ma mantenere trasparenza e rispetto reciproco.
Dietro questa scelta c’è una visione ampia e coerente con la storia McLaren: il valore umano prima di quello politico.
La squadra ritiene che la credibilità e la coesione del gruppo valgano più di una vittoria ottenuta per convenienza.

È un messaggio forte, che contrasta con la tendenza di molte scuderie a privilegiare un pilota per motivi tattici.
McLaren sceglie invece la strada più difficile, ma anche la più autentica: vincere senza compromessi e senza favoritismi.
L’obiettivo è chiaro: permettere a Norris e Piastri di lottare ad armi pari, fino all’ultimo giro, senza interferenze esterne.

In definitiva, la pista — e solo la pista — dovrà decidere chi merita di trionfare.