McLaren Honda, Arai: «Abbiamo vissuto un 2015 difficile»

Sbagliare è umano ma perseverare è diabolico e in Honda sembrano proprio averlo capito. A differenza dello scorso anno, dove prima dell’avvio della stagione Yasuhisa Arai, Responsabile per la casa nipponica del settore Motorsport, si era lasciato andare a pronostici pieni di aspettative, nel 2016 si è deciso di andarci di più coi piedi di piombo. Dopo aver vissuto una stagione fallimentare nel 2015, la McLaren e la Honda hanno tutte le intenzioni di affrontare con fiducia l’avvio della loro seconda stagione in Formula 1 assieme dal ritorno dello storico binomio. Nessuno si sarebbe immaginato che il team di Woking chiudesse il Mondiale 2015 di Formula 1 in nona posizione, i penultimi della classifica, con appena 27 punti totali portati a casa da due piloti esperti come Fernando Alonso e Jenson Button.

Se il talento dell’inglese e dello spagnolo non è mai stato messo in discussione, il gap mostrato dalla MP4-30 nel corso della stagione è da imputarsi principalmente alla power unit Honda, un motore che ha accusato numerosi problemi durante tutto l’arco della stagione, soprattutto per quanto riguarda la parte ibrida. Le difficoltà mostrate dagli ingegneri della factory di Sakura sono stati determinati da un insieme di fattori, uno dei quali è sicuramente rappresentata dalla lunga assenza dalle piste del motorista: «La stagione 2015 è stata davvero dura e non siamo stati in grado di soddisfare le aspettative dei fans, della McLaren e di tutti quelli che ci hanno supportato – ha commentato Arai – Ci sono diverse ragioni dietro a ciò, ma credo che i risultati dicano tutto. All’inizio della stagione si sono sentiti gli effetti dei nostri sette anni di assenza dal Mondiale di Formula 1. Anche se siamo stati in grado di conoscere e anticipare buona parte degli inconvenienti tecnici, non siamo stati capaci di determinare con precisione le cause, trovare il modo di risolverli e apportare le migliorie necessarie».

L’estate ha rappresentato in assoluto il momento più difficile vissuto dagli uomini di casa Honda. I tecnici giapponesi, oltre a lavorare sul motore 2016, si sono impegnati duramente per correggere i difetti della power unit 2015: «Nel mese di marzo dell’anno scorso, abbiamo preso parte alla nostra prima gara della stagione, il Gran Premio d’Australia, prima di riuscire a padroneggiare il nostro complicato sistema ibrido. Abbiamo fatto del nostro meglio, ma purtroppo abbiamo dovuto affrontare notevoli problemi tecnici prima di sfruttare al massimo la nostra esperienza collettiva – ha continuato Arai – Invece, ad agosto, abbiamo iniziato a lavorare a Sakura per risolvere i problemi per il Mondiale 2016. Non posso dire che siamo riusciti a risolvere tutti i nostri grattacapi in appena un anno ma abbiamo lavorato contemporaneamente sia sulla power unit 2015, sia sulla 2016. Non vediamo l’ora di poter soddisfare le aspettative di tutti col desiderio di tornare sul podio il prima possibile. Guardiamo con fiducia alla gara di debutto del Mondiale».