McLaren con un nuovo motorista nel 2021?
Forse rimpiangeranno la scelta di avere tagliato i legami con Honda nel 2017, visto il livello raggiunto dal motorista giapponese, ma non si può dire che la scelta di unirsi a Renault sia stata deleteria per la McLaren. La casa di Woking guarda dall’alto tutti i team di seconda fascia, essendosi issata al quarto posto nel Mondiale Costruttori. Non è una posizione da poco, anche se siamo a metà campionato. Quarti nel Costruttori significa essere i “primi degli altri“, una posizione ambita nel combattutissimo midfield.
I passi avanti di Renault sono stati tangibili e la power unit francese sta funzionando meglio sulla MCL34 che non sulle vetture del team ufficiale. Lo stesso Ricciardo ha riconosciuto che la McLaren è attualmente davanti alla Renault, come si è visto anche a Silverstone (Sainz ha chiuso 6° davanti all’australiano). I segnali sono incoraggianti, ma se la McLaren vuole tornare ai fasti antichi il motore Renault potrebbe non bastare.
Andreas Seidl, direttore generale del team di Woking, ha aperto la porta a nuovi scenari dopo il 2020. “Il nostro contratto con Renault scade nel 2020, quindi dopo quella data potremo valutare tutte le opzioni. Ma non è un qualcosa a cui do troppo peso per ora. Siamo totalmente focalizzati sul lavoro con Renault al momento” ha commentato.
Seidl ha parlato anche del suggerimento, avanzato tra il serio e il faceto, di Daniel Ricciardo, che ha proposto una reciproca collaborazione tra McLaren e Renault. Un’idea pazza? Probabilmente sì, secondo Seidl, che ha però sottolineato gli ottimi rapporti col motorista francese: “Molte volte ho detto che la nostra collaborazione con Renault è improntata alla trasparenza. Il loro progresso dall’anno passato è una delle ragioni del nostro miglioramento. Però si tratta solo di fornitura di power unit. Noi siamo un team indipendente e vogliamo proseguire su questa strada” ha poi puntualizzato, rispedendo al mittente la proposta del pilota Renault.