Mazepin, in Formula 1 con bandiera neutrale
Mazepin non potrà essere rappresentante della bandiera russa fino al 2022, secondo le decisioni prese dal CAS e applicate a tutti gli atleti della stessa nazionalità
La Russia ha il divieto di partecipare a eventi mondiali. È questa la decisione presa, nel mese di dicembre, dal CAS a seguito di alcune vicende legate al doping e agli insabbiamenti che ne sono derivati nel corso delle Olimpiadi invernali del 2014. Di conseguenza, anche Nikita Mazepin sarà obbligato a rispettare le sanzioni previste, correndo con bandiera neutrale nel corso dei prossimi anni in Formula 1.
In realtà, la decisione iniziale presa dalla World Anti-Doping Agency aveva imposto quattro anni di ban, poi ridotti a due grazie all’intervento del CAS. In altre parole, tanto Mazepin in Formula 1 quanto gli altri atleti russi impegnati in altri eventi sportivi, non potranno farsi porta bandiera della propria nazione. Una sanzione, questa, estesa anche a tutti i piloti impegnati in Formula E, WRC, WEC e WRX.
SCHIERATI SOTTO UNA BANDIERA NEUTRALE
Una volta appresa la decisione del CAS, la FIA ha cercato di fare chiarezza, esponendo le sanzioni e le obbligazioni a cui saranno sottoposti tutti gli atleti russi. Al suo esordio in Formula 1, Mazepin dovrà quindi essere identificato come atleta neutrale della Russia. Una definizione che dovrà essere messa in risalto anche nell’abbigliamento degli stessi atleti, a patto che a tutti i termini sia data la stessa rilevanza.
I piloti impegnati nelle categorie mondiali potranno usare l’acronimo RAF, vale a dire “Russian Automobile Federation“, così come potranno utilizzare i colori della bandiera russa. Tuttavia, non sarà possibile riprodurre l’inno russo agli eventi della FIA, anche se il Gran Premio di Russia potrebbe essere esente da queste obbligazioni. Sembra infatti che, secondo le clausole contrattuali che legano la Formula 1 alla competizione, la gara non dovrebbe essere sottoposta a cancellazioni.
Anche Robert Shwartzman dovrebbe essere esente da queste sanzioni. Il pilota Junior della Ferrari, infatti, è impegnato in Formula 2, competizione che non ha validità mondiale. In ogni caso, la sentenza del CAS avrà effetto fino al 16 dicembre 2022.