Marko e la sua idea di Vettel nuovamente in Red Bull
Il dott. Marko ha spiegato perché mesi fa si dichiarò pro all’anno sabbatico di Sebastian Vettel, aggiungendo che se a dicembre fosse stato disponibile sarebbe stato un’opzione per Red Bull
La stagione 2020, iniziata con la consapevolezza che non avrebbe più corso per la Ferrari, è stato complicata per Sebastian Vettel. Prima ancora che a settembre fosse annunciato il suo arrivo in Aston Martin, il tedesco aveva rivelato di aver preso in considerazione diverse opzioni per il proprio futuro. Tra queste vi era un anno sabbatico. E a tal proposito Helmut Marko, chief advisor della Red Bull, aveva supportato quest’ultima alternativa.
A F1-insider.com l’austriaco ha spiegato meglio il perché: “Era chiaro che Sebastian avrebbe avuto una stagione difficile con la Ferrari. Non volevo che si comportasse in modo avventato. Per me era chiaro che le cose sarebbero cambiate nel 2022 per ciò che riguarda il mercato piloti. Ad esempio ero sicuro che ci sarebbe stato un posto vacante alla Mercedes, ma non solo“. Per poi continuare dicendo: “Volevo che rimanesse sul mercato al momento giusto in modo tale che potesse avere la miglior offerta possibile. Non desideravo che un quattro volte campione del mondo dicesse addio alla Formula 1 in questo modo“.
SE A DICEMBRE VETTEL FOSSE STATO LIBERO SAREBBE POTUTO ESSERE NUOVAMENTE UN UOMO RED BULL?
Marko ha parlato anche delle voci che volevano Vettel vicino al team di Milton Keynes. Quando ancora il futuro del pilota di Happenheim non era stato delineato, la Red Bull rimaneva fiduciosa della crescita di Alexander Albon. Successivamente le cose però sono andate diversamente. E nel momento in cui la squadra è stata chiamata a decidere chi affiancare a Max Verstappen il tedesco non era più disponibile; pertanto poi la scelta è ricaduta su Sergio Perez.
L’austriaco ritiene che il passaggio in Aston Martin del quattro volte campione del mondo non sia un’assurdità: “Il nome è cult, e la stretta collaborazione con Mercedes apre a prospettive promettenti. Mi auguro che possa ritrovare la sua vecchia forma“. Anche se: “Non penso comunque che possa rappresentare un pericolo per noi. Nel 2020 la Racing Point non è mai stata una minaccia. E anche se Sebastian fosse in forma a ogni gara, come pilota non riuscirebbe a colmare il gap che c’é. Ma magari mi sbaglio“.