helmut marko gp messico 19

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Dapprima una pole sfumata per via di un incidente di Valtteri Bottas e poi una foratura per un contatto con il finlandese, hanno sancito un week-end nero per Max Verstappen. Secondo Helmut Marko, senza questa dose di sfortuna, l’olandese avrebbe potuto vincere il GP del Messico

Il Gran Premio del Messico è stato uno dei week-end più pazzi dell’anno per Max Verstappen, il quale, secondo Helmut Marko, avrebbe potuto tranquillamente vincere il quart’ultimo appuntamento di questa stagione di Formula 1.

Durante le qualifiche del sabato, l’olandese era riuscito a strappare la pole position siglando il giro record del circuito, ma poche ore dopo gli è stata inflitta una penalità per non aver rallentato in regime di bandiere gialle che gli è costata la prima posizione.

Partito dalla seconda fila, durante le prime curve Verstappen ha lottato duramente con Lewis Hamilton e in seguito a un fuori pista si è ritrovato ruota a ruota con Valtteri Bottas. Per recuperare immediatamente il gap dai primi, l’olandese ha inventato un sorpasso pazzesco ma il pilota della Mercedes ha centrato il posteriore della sua RB15 e ha causato una foratura alla posteriore destra che ha relegato il #33 in ultima posizione.

Secondo Marko, consulente del team con sede a Milton Keynes, il finlandese avrebbe dovuto fare molta più attenzione. “Bottas doveva prendersi più cura di Max alla curva dello stadio. Non è stato attento durante il sorpasso e Max ha subito una foratura che gli ha rovinato la gara“.

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Anche il team principal Chris Horner, ha riconosciuto che la RB15 aveva un ottimo passo su questo circuito e che i suoi due piloti avrebbero potuto ottenere un risultato migliore. La foratura di Verstappen e l’errore di strategia con Albon, però, hanno segnato irrimediabilmente un fine settimana in cui la squadra austriaca sembrava la favorita per la vittoria.

“Avevamo un buon ritmo e se non avesse forato, Max avrebbe potuto vincere la gara. Con Alex, invece, abbiamo effettuato un rapido cambio di pneumatici per mettere sotto pressione Hamilton. La strategia a due soste ci sembrava la più veloce. Tuttavia, le gomme si sono consumate meno del previsto e alla fine la decisione giusta era effettuare un solo pit-stop. Avremmo dovuto optare per la mescola dura“.