Maldonado sfida la cabala e sceglie lo sfortunato numero 13
Triscaidecafobia. È la paura del numero 13, una superstizione particolarmente diffusa nei paesi anglosassoni, ma anche in Formula 1. Sono ben 37 anni che non c’è alcuna automobile con il numero 13, rimosso dopo che due piloti furono uccisi in altrettanti incidenti mentre stavano guidando una monoposto numero 13. Ma dal campionato 2014, dove i piloti hanno avuto la possibilità di scegliere la cifra numerica che li contraddistinguerà per tutta la loro carriera, c’è un driver che ha deciso di sfidare la cabala. Pastor Maldonado correrà con il numero 13, usato in passato solo da tre piloti. Nella smorfia napoletana il 13 rappresenta il cimitero e proprio venerdì 13 ottobre, furono arrestati i Cavalieri Templari.
Mauritz Von Strachwitz fu il primo pilota a correre con il numero 13, nel 1953 al volante di una MSM Lancia, ma nemmeno prese parte a un Gran Premio visto che la sua licenza fu sospesa in seguito ad un incidente avvenuto qualche settimana prima. Nel 1963 fu il turno del messicano Moises Solana che a bordo della BRM partecipò all’appuntamento di casa. Fu classificato 11esimo ma non riuscì a tagliare il traguardo per via di un problema al motore. L’ultima apparizione di questo numero nel Circus risale al 1976 quando la britannica Divina Galica, al volante di una Surtees, non riuscì a qualificarsi nel GP di casa.
Ma quella del 13 è una superstizione soprattutto nei paesi di lingua inglese tanto che l’Aeroporto di Memphis è privo dei gate che hanno come cifra il 13 mentre in Italia, il numero che fa paura, è il 17.