Lo scandalo Panama Papers colpisce la Formula 1, i nomi di Montezemolo e Trulli nei dossier

Ormai se ne parla da quasi quarantotto ore ed è stata denominata come la più grande fuga di notizie nella storia della finanza internazionale. Stiamo parlando di documenti che raccontano oltre quarant’anni di di affari offshore, sarebbero oltre 214 mila le società sotto la lente d’ingrandimento, un’inchiesta durata quasi un anno e mezzo, da quando i file panamensi sono arrivati in redazione al Suddeutsche Zeitung, partita dallo studio legale Mossack Fonseca, che ha la sua base a Panama, uno di quelli che veniva ritenuto come il Paradiso fiscale per eccellenza, il più impenetrabile.

Oltre a Giuseppe Donaldo Nicosia, imprenditore pubblicitario attualmente latitante coinvolto con Marcello Dell’Utri in una inchiesta della procura di Milano che aveva portato alla richiesta di un maxi-sequestro di immobili, ci sarebbero anche i nomi di Luca Cordero di Montezemolo e Jarno Trulli al centro del dossier denominato Panama Papers. L’ex presidente della Ferrari e attuale numero uno di Alitalia, sebbene si reputi estraneo ai fatti, nei primi mesi del 2007 avrebbe siglato una serie di contratti che indicano il manager bolognese come procuratore di Lenville Overseas, con sede a proprio a Panama.

Mentre per quanto riguarda l’ex pilota di Formula 1 Jarno Trulli. L’abruzzese, che è diventato un rinomato produttore di vini una volta appeso il casco al chiodo, risulterebbe azionista della Baker Street SA, società registrata alle isole Seychelles e creata con l’assistenza dei legali dello studio Mossack Fonseca.