L’analisi del GP del Canada
Premessa
Il campionato sta entrando in una fase di noia purtroppo.
E a causare questa noia non è l’ennesima vittoria di una Mercedes, la numero 44, quella di Lewis Hamilton che per rimanere in termini di numeri stampa la sua pole 44 in carriera e la vittoria numero 4 in stagione.
La “colpa” di questa noia è di chi insegue.
Della Ferrari su tutte che ormai sembra essersi “plafonata” nel suo stato di seconda forza ma sempre piu a debita distanza dalle “grigie” e, cosa più preoccupante per i sogni di gloria di Marchionne & Co., per colpa di quelle che per il momento tra Monaco e Canada sembrano essere state evoluzioni “flop”.
In questi casi si dice sempre che quando si portano nuovi sviluppi e si fanno passi in avanti in realtà sono tutti a farli e quindi se si deve recuperare terreno su una squadra come la Mercedes la crescita deve essere doppia coì come gli sforzi. E invece li davanti continuano a dominare senza pensieri e dietro continuano a sperare nelle scaramucce tra Nico e Lewis.
In pista
La gara è un unico e assordante acuto di Hamilton che spazza via la frustrazione in cui il pilota era caduto dopo Monaco e l’ennesima dimostrazione a Rosberg che quest’anno il compagno lo passerà a giocare al gatto col topo. Dietro Nico insegue e arranca, si avvicina e spera , ma poi finisce come quasi sempre quest’anno per accontentarsi
dell’impalpabile limbo di un secondo posto di chi ha una vettura troppo veloce per gli altri ma un talento non sufficiente per raggiiungere e superare il comagno di squadra.
Kimi Raikkonen si sta giocando la riconferma. Una serie di mancanze che in Ferrari cominciano a non digerire più da un pilota che era stato preso e tenuto per la sua esperienza e per garantire prestazioni di alto livello e che invece si sta troppe volte comportando in maniera scostante e disattenta.
Sebastian Vettel mette giù una prestazione “monstre” che dopo un sabato da incubo e una domenica da leone lo porta giusto giusto dietro il compagno di squadra.
Meglio le Williams che con Bottas trovano finalmente il podio soprattutto grazie alla prestazione da dimenticare di Raikkonen. Massa ok. Fotocopia il weekend di Seb e come lui fa una bellissima rimonta. Lontane anni luce dalle Mercedes continua il tira e molla con le Ferrari sia in qualifica(Bottas è appena di un decimo dietro a Kimi) che in gara e alla fine per Sir Frank essere la terza forza assoluta di questo campionato è qualcosa che avrebbe firmato volentieri fin da inizio stagione.
Fuori dal podio la bagarre per i punti rimasti ha visto i soliti lottare. Qualcuno con problemi che si portava dietro dal principato come Verstappen e le sue penalità dopo lo scontro con Grosjean e qualcuno che ha fatto tutto in Canada e da solo, vedi Felipe Nasr che per “sbaglio” pigia il bottone del DRS nelle FP3 e mentre scalda le gomme si stampa sul muretto. Da solo ci ha pensato anche lo stesso Grosjean che era ottimo sesto quando per passare Stevens ha deciso
di chiudere dopo il sorpasso andando a pizzicare la posteriore sinistra contro l’ala anteriore dell’inglese.
Alla fine insomma tutto come previsto tutto come avevamo detto dopo l’Australia. Un campionato nato morto almeno(e hai detto niente) per la scuderia che si porterà a casa campionato piloti e costruttori.
Team Radio
Ad ogni gp siamo ormai abituati a sentire durante tutto il weekend i team radio di piloti e ingegneri. Quello che si dicono a volte è così esplicativo e da il senso della situazione di alcune scuderie o stati d’animo che l’unica cosa che possiamo fare è citarvi le migliori di questa settimana.
ALONSO: “i don’t want to save fuel” – L’ingengere di Fernando lo invita a risparmiare benzina visto che alla fine di ogni gara i commissari controllano che il consumo medio non superi certi valori e lui decisamente stizzito(e consapevole forse del fatto che con tutti i problemi che ha la McLaren finire una gara già sarebbe tanto) risponde così.
VETTEL: “f*@#ing engine” – Il team radio che riportiamo di Seb è relativo al KO della centralina che in prova lo costringe a partire nelle retrovie. Non esistono altre parole se non “F*$#%lo il motore” in questi casi.
RAIKKONEN:”it’ the same happende last year“…..”let’s just back in the rhythm” – Appena dopo il cambio al tornantino Kimi non riesce a gestire motore e gomme nuove e si gira come un pivello. Lui che non ama parlare mai in radio però si deve essere sentito talmente a disagio che appena successo il fattaccio in maniera isterica urla piagnucolando che “E’ successo la stessa cosa dell’anno scorso”. Ci pensa un attimo dopo il suo ingengere a chiudere la conversazione con un secco “pensa a tornare sul ritmo gara!”
BUTTON: “i can’t get off the second gear” – Sono le parole laconiche che mettono fine a tutto il weekend canadese per Jenson che semplicemente fa notare ad un certo punto delle prove che “non riesce più a cambiare marcia dalla seconda in cuisi trova”. Morale sotto i piedi per i due altro che i fasti di Ayrton, Prost e la Honda.
STEVENS: “He’s so stupid he cuts across in front of me every time he overtakes. Where does he want me to go, off the track?” – La lamentela di Stevens è relativa all’azione piuttosto stupida che Grosjean compie nel sorpasso. L’inglese gli da dello stupido e si chiede giustamente se dopo averlo fatto passare magari per agevolarlo dovesse anche andare fuori pista.
MASSA: (qualyfing) “no power! no power!” – Altro emblematico team radio che come per Vettel mette una zavorra pesantissima su tutta la gara di Felipe.
ROSBERG: “i had rubbish end to qualifying” – Ultimamente anche Nico è diventato una casalinga disperata sempre a lamentarsi. Nelle conferenze stampa, nelle interviste post qualifiche e gara e ora anche via radio. Non riesce ad avvicinare(figuriamoci a battere) Hamilton e telegrafico sentenzia: “che fine schifosa di qualifica che ho avuto”.