La Williams parlerà con Massa dopo i fatti di Sepang. Moss si schiera col brasiliano

Quando si dice, il destino. In Malesia, nel 2013, era stato il Multi-21 a tenere col fiato sospeso gli appassionati. Sebastian Vettel che, dall’alto dei suoi tre titoli mondiali, ignora il team order di Milton Keynes a svantaggio di Mark Webber. Cambiano i piloti e le scuderie, ma il discorso è pressoché lo stesso: nel 2014 una cosa analoga accade in Williams, con Massa che riceve l’ordine di lasciar sfilare Bottas ma decide di ignorarlo. Del resto lo aveva detto: «Andando via dalla Ferrari, ho finito coi miei giorni di schiavitù». Che sia sbagliato o meno, che si tratti dell’essere a inizio stagione o alla fine, il team ha un suo obiettivo e l’azione del brasiliano potrebbe portare pesanti ripercussioni nell’ambiente della Williams: ecco perché la scuderia britannica, prima del GP del Bahrain, ha deciso di parlare con Felipe.

Alzi la mano chi alle parole «Valtteri is faster than you» non ha riportato la propria memoria indietro di quattro anni a quel Gran Premio di Germania del 2010 quando fu Rob Smedley a dare il triste annuncio al brasiliano di lasciar passare Alonso. Il pilota paulista, dopo gli otto anni di alti e bassi a Maranello, è arrivato in Williams da leader, una situazione che va a scontrarsi nettamente col bisogno primario della squadra, fare punti, e quindi provare a permettere a Bottas, più veloce di Massa per gli pneumatici più nuovi, di raggiungere e superare Button.

Eppure nonostante le polemiche che si sono generate in questi giorni, Stirling Moss, ex pilota di Formula 1, ha appoggiato Felipe, dichiarando come se si fosse trovato nella stessa situazione non avrebbe ceduto il passo al compagno di box: «Se non è scritto nel contratto che devi lasciar passare il tuo teammate, è solamente un avversario in pista. Se è specificato, è un altro conto, ma non avrei mai firmato un contratto con quella clausola – ha dichiarato l’84enne – I giochi di scuderia si possono fare, ma più avanti nella stagione e solo nel caso in cui uno dei due piloti ha la possibilità di vincere il mondiale».