La voce dei Ferrari Club: SFC Novi Ligure
È RISAPUTO CHE IL FASCINO DELLA FERRARI NON RIESCA A LASCIARE INDIFFERENTI I PIÙ.
Icona del made in Italy, non solo a livello di automotive di lusso, ha lasciato un segno indelebile nella cultura popolare, non solo tra i fan e i collezionisti. Ed è stato così anche per Ottavino Bauce che ha deciso di fondare lo SFC Novi Ligure.
Il club, situato all’interno del circolo culturale Agostino Repetto, è il 145esimo costituito in Italia, il 177esimo nel mondo e il terzo nell’alessandrino. Il sodalizio novese, nato a seguito dell’associazione Amici della Ferrari, è ufficialmente attivo sul territorio dall’agosto del 2017.
L’artefice principale di questo progetto è stato l’attuale Presidente dello SFC Novi Ligure, Ottavino Bauce, che abbiamo incontrato per farci svelare alcune curiosità riguardanti il club.
Buongiorno Ottavino. Quando è nato il vostro sodalizio?
Lo SFC Novi Ligure è nato il 2 agosto 2017. È stata un’emozione unica quel giorno. Lo ricordiamo ancora come fosse ieri. Erano le ore 12.00 e ci trovavamo sulla pista di Fiorano.
È così che, attraverso un atto notarile, ci impegnammo a far parte della famiglia Ferrari. Un passo molto importante ma soprattutto colmo di responsabilità.
Quali sono le vostre attività e come siete organizzati?
Le attività del nostro Club sono varie: si parte dai semplici pranzi con visione delle gare, passando per gli eventi in piazza con lo scopo di diffondere la passione per il Cavallino. Le sfilate delle Ferrari dei nostri possessori, sfide in kart per i nostri soci più appassionati, trasferte a Maranello per visitare la fabbrica oppure per assistere alle Finali Mondiali o al Gran Premio d’Italia.
Ci riteniamo molto soddisfatti, poiché si è formato un gruppo di persone vero, affiatato, molto attivo e pronto a partecipare e a impegnarsi per l’organizzazione e la buona riuscita delle manifestazioni. È sempre un piacere notare con quale entusiasmo i nostri ragazzi attendano certi eventi. È appagante pensare di costruire per loro uno svago e una distrazione dalla frenetica vita quotidiana.
Qual è stata la miglior giornata a livello di club che ricordate con più emozione?
Credo che ognuno, a questa domanda, possa fornire la propria personale risposta. Soggettivamente, però, è stata la soddisfazione di essere riusciti a tingere di rosso, nel corso del primo anno di vita del sodalizio, la nostra città, Novi Ligure, durante i “Venerdì di Luglio”. In questa occasione i negozi del centro restano aperti fino alla mezzanotte e ogni angolo e piazzetta si anima con musica e spettacoli.
La presenza delle Ferrari, parcheggiate lungo le vie pedonali della città, le prove dei pit stop sulla F2002 di Michael Schumacher e i simulatori di guida Ferrari Driver Academy in piazza Dellepiane costituiscono un “unicum” nella storia delle feste novesi.
Ripensando a tutto quello che avete costruito come club, in futuro cosa vi piacerebbe realizzare che non avete ancora potuto fare?
Sicuramente sarebbe bello renderci utili facendo sorridere chi è più sfortunato di noi, ad esempio regalandogli l’emozione di vedere da vicino un GP di Formula 1 oppure concedendogli la possibilità di sedersi sul sedile di una Rossa. Organizzare una manifestazione a scopo umanitario darebbe molte soddisfazioni. Vedere piangere di gioia e commozione i più fragili ci fa sciogliere il cuore.
Nella famiglia SFC, è cambiata la Presidenza. Cosa è variato a livello organizzativo e comunicativo con l’arrivo di Luca Colajanni?
Come con tutte le novità, ci sono cose che piacciono e cose sulle quali non ci si trova pienamente d’accordo. Ma è tutto parte del procedimento del cambiamento stesso. Ad esempio abbiamo apprezzato sicuramente l’avvicinamento alla Scuderia tramite i social network e le video-call con i piloti.
Oltre alla passione per la Ferrari, cosa vi ha spinto a fondare il club e con quali ideali portate avanti il sodalizio?
Quando si è di fronte a una scelta, bisogna sempre farsi trascinare dai lati positivi e dalle opportunità che essa porta con sé. La voglia di legare nuove amicizie, creare nuovi gruppi sociali, accomunare sotto la stessa bandiera persone di età e abitudini così differenti è stata sicuramente determinante.
La gioia di vedere gli occhi di un bimbo ridere di emozione al passaggio di una Ferrari rende per noi più leggero l’impegno che richiede la gestione di un club ufficiale. Inoltre, abbiamo a cuore la difesa dell’unicità e della qualità del made in Italy nel campo Motorsport e automotive.
L’incidente di Monza tra Verstappen e Hamilton terrà banco per un po’ di tempo. Secondo voi la penalità inflitta a Max è giusta o in Direzione Gara si è calcato un po’ la mano?
Abbiamo assistito a un duello di altri tempi. E credo che qui ci troviamo tutti d’accordo. L’istinto di non mollare mai e di non concedere nulla all’avversario è l’essenza stessa della Formula 1, dove ogni dettaglio può fare la differenza: e così è stato. La giostra dei pit stop ha determinato il successivo scontro in pista. Come disse Senna, se non vai a cercare uno spazio che non c’è, non sei un pilota.
Entrambi non hanno voluto alzare il piede dall’acceleratore, ed entrambi si sono ritirati dalla corsa. Se Hamilton avesse voluto stare alla larga dal contatto, ci sarebbe riuscito. Ma qui stiamo parlando di una lotta mondiale che si protrarrà fino all’ultimo metro di asfalto. Sì, noi lo avremmo archiviato come incidente di gara.
Archiviato il GP d’Italia, quali sono i prossimi appuntamenti che vi vedranno protagonisti?
In programma abbiamo ancora alcuni eventi per quest’anno. Domenica 26 settembre ci troveremo a Stazzano (AL) dalle ore 10.00 con alcune vetture Ferrari e auto d’epoca in esposizione in piazza Risorgimento. In questa occasione, visto che siamo spesso soliti fondere la passione per i motori con la storia e la cultura di ogni località che visitiamo, sarà possibile partecipare alla visita guidata del museo di Storia Naturale locale.
L’evento successivo sarà proprio la gara di kart, il 3 ottobre, presso la pista OMP di Ronco Scrivia, che si comporrà di qualifiche e due gare, l’ultima delle quali a griglia invertita.