Ferrari Club SFC Altidona

Credits: SFC Altidona

“Non si può descrivere la passione, la si può solo vivere”, parole di Enzo Ferrari. Vi presentiamo lo Scuderia Ferrari Club di Altidona

Non sappiamo se Enzo Ferrari, conosciuto come il “Drake”, colui che ha dato vita alla Rossa, si sarebbe aspettato un amore così grande da parte del pubblico verso la sua creatura, anche dopo la sua morte avvenuta nel 1988. Vero è che attraverso i decenni la passione ferrarista è una delle più grandi nel panorama sportivo, e non lo scopriamo certo noi. Abbiamo deciso di andare più a fondo e dar voce a chi soffre, si dispera o gioisce per la Rossa.

Nel 2006, Ferrari fonda una società senza scopo di lucro, il Scuderia Ferrari Club, con l’obiettivo di riunire, coordinare i tanti tifosi della Rossa. Ad oggi si contano circa 200 Club in Italia e nel mondo: persone con diverse nazionalità, culture, stili di vita, uniti dalla stessa grande passione per la Ferrari.

La voce dei Ferrari Club: SFC Altidona
Credits: SFC Altidona

VIVERE DA VICINO E INSIEME LA PASSIONE ROSSA

Ci stiamo avvicinando al Gran Premio d’Italia, in programma nel weekend a Monza, gara di casa della Scuderia Ferrari. Ogni anno, l’evento richiama tanti tifosi, con la famosa marea rossa capitanata dal Cuore Rosso, che contraddistingue e rende unica questa tappa. A pochi giorni dal via, abbiamo incontrato lo Scuderia Ferrari Club Altidona.

Il Club, nasce nel 2016 e ha sede ad Altidona, piccolo comune della provincia di Fermo, nelle Marche. Una piccola e grande realtà, creata per dar modo ai tanti tifosi presenti nel territorio compreso tra le province di Fermo e Ascoli Piceno, di vivere da vicino la passione per la Ferrari. A soddisfare le nostre curiosità, il presidente del Club, Marco Lamponi.

La voce dei Ferrari Club: SFC Altidona
Credits: SFC Altidona

Marco, quando è nato lo Scuderia Ferrari Club Altidona?

“Il Club è nato il 03/03/2016 dalla volontà dell’attuale direttivo”

Quali sono le vostre attività e come siete organizzati?

“Le attività del Club, principalmente è mettere a disposizione la nostra sede per far seguire dallo schermo gigante tutti i Gran Premi del mondiale. Prima della pandemia si organizzavano raduni Ferrari, visita alla fabbrica, oltre ad andare ai Gran Premi, Montecarlo, Monza, ecc., visita alla Ducati, gare con i go-kart ed altre iniziative”.

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Credits: SFC Altidona

Se poteste descrivere la miglior giornata, iniziativa o momento del Club, qual è il vostro più bel ricordo?

“Sono due le giornate migliori da ricordare: la prima è il giorno in cui ci siamo recati a Maranello per firmare l’atto costitutivo del SFC Altidona, giornata da brivido. La seconda è il risultato del Club del primo anno, miglior Club esordiente di tutti i tempi, 222 iscrizioni (attualmente imbattuto). Per questo traguardo, siamo stati premiati dal dott. Apicella e dott. Rivola, con un bellissimo alettone posteriore della Ferrari 2004 di Michael Schumacher, la più vincente, emozionante”.

Che tipo di contatti avete con la Scuderia?

“Fino a 2 anni fa erano molto belli e cordiali, al comando c’era il dott. Apicella un trascinatore di passione. Adesso, tra la pandemia e l’insediamento della nuova dirigenza è un po’ come se dovessimo ricomporre il puzzle”.

Nel 2020, alle prese con la pandemia e in assenza di eventi ai quali partecipare, come è cambiata la routine del Club?

“Purtroppo la pandemia ha bloccato molte cose, di conseguenza siamo rimasti fermi. Ripartiremo alla grande”.

Scuderia Ferrari Club Altidona
Credits: SFC Altidona

Oltre alla passione per la Ferrari che cosa vi ha spinto a fondare un Ferrari Club e con quali ideali portate avanti il vostro sodalizio?

“Fondare un club Ferrari non è molto facile, la passione ti fa fare qualsiasi cosa. Innanzitutto è stato fatto per ritrovare tutte quelle persone che amano il mondo dei motori, e in particolar modo la Ferrari. A dire il vero non pensavamo di trovare tutti soci, aggregarsi e condividere insieme la nostra passione”.

Kimi Raikkonen è prossimo al ritiro. Degli anni in Ferrari, quali ricordi vi portate dietro?

“Kimi è un pilota speciale, è l’unico pilota a vincere il mondiale dopo Schumacher nel 2007. Il ricordo più bello è quella splendida gara in Brasile dove non si pensava che con 8 punti in meno si potesse vincere il mondiale. Grande Kimi!”.