La Red Bull ci ricasca: manca competitività? Addio Formula 1

Dopo il lungo tira e molla vissuto durante l’inverno, in cui la Red Bull un giorno sì e due anche minacciava di chiudere anticipatamente il suo contratto con Ecclestone abbandonando la Formula 1, quando mancano sette giorni all’inizio della stagione 2016 il team di Milto Keynes è ricascato nel vizzietto. Dietrich Mateschitz, boss della scuderia austriaca e dell’azienda che produce le bibite energetiche, ha nuovamente minacciando di lasciare la Formula 1 nel caso in cui la Red Bull non possa competere ad alti livelli. L’intimidazione, più che altro nasconde temi di carattere commerciale visto che Mr. Red Bull probabilmente è stanco di vedere un mancato tornaconto monetario a dispetto di un loro investimento nella Categoria di svariati milioni di euro.

Anche nel 2016 la Red Bull sarà motorizzata dalla power unit Renault, che da quest’anno è denominata Tag-Heuer: «Se non saremo competitivi a livello di motore ce ne andremo dalla Formula 1. Non vogliamo passare i prossimi cinque anni lottando per una quinta posizione – ha commentato il magnate austriaco ai colleghi di Sportweek – Puntiamo al terzo posto nel Mondiale dietro a Mercedes e Ferrari. Il nostro obiettivo è battere i loto team clienti. Se la Formula 1 è nel pantano la colpa non è di Ecclestone ma dei Costruttori che stanno dettando le regole».

Eppure la Red Bull potrebbe non avere vita facile proprio dalla sorellina, la Toro Rosso di Faenza che nei test invernali ha mostrato buona velocità e un ottimo potenziale: «La nostra nuova vettura è una delle migliori che abbiamo mai fatto ma non sarei stupito se nelle prime gare la Toro Rosso fosse sul nostro stesso livello, o addirittura più veloce», ha concluso.