Formula 1, Lauda: «Ferrari dietro a Mercedes di appena due decimi»

Quanto si è avvicinata effettivamente la Ferrari alla Mercedes? Difficile dirlo dopo i test invernali dove i tempi registrati sono sempre molto relativi. Una cosa è certa: tra sette giorni avremmo già in mano la risposta al quesito. Eppure c’è chi già è pronto a trarre i primi bilanci di questo Mondiale che deve ancora prendere il via. Quando manca ancora una settimana al primo Gran Premio della stagione Niki Lauda ha confermato che la Ferrari si sia ulteriormente avvicinata alla Mercedes, riducendo il gap dalle Frecce d’Argento ad appena due decimi. Secondo quanto ha rivelato il Direttore non esecutivo del team di Brackley il passo in avanti fatto dal Cavallino Rampante durante l’inverno sarebbe ben più importante rispetto a quanto visto in occasione degli otto giorni di prove in Spagna.

Eppure nonostante l’apparente forza mostrata dalla SF16H, la prima nata completamente sotto la guida del Direttore Tecnico James Allison, per Lauda la Mercedes dovrà preoccuparsi quasi esclusivamente di Sebastian Vettel, candidato numero uno alla lotta per il titolo: «Sono cambiate molte cose in Formula 1. L’anno scorso avevamo un vantaggio di sei decimi sulla Ferrari mentre quest’anno il gap si è ridotto ad appena due decimi di secondo. Potrà succedere di tutto – ha commentato Lauda ai colleghi della Gazzetta dello Sport – Anche la Red Bull è veloce ed ecco perché potrebbe darci fastidio in tracciati cittadini tipo Monte Carlo e Singapore».

Il Direttore non esecutivo della Mercedes ha voluto dare una sua opinione anche per quanto riguarda la vera novità del 2016, il nuovo format delle qualifiche che vedremo al debutto già in occasione della prima gara, in Australia: «Personalmente credo che sia proprio una stupidata. Faccio parte dello Strategy Group ed Ecclestone ha voluto inventarsi qualcosa per fare in modo che la lotta per la pole position possa essere più avvincente – ha continuato – Inizialmente ha proposto di invertire la griglia, con il miglior tempo al decimo posto e così via ma per noi non era la soluzione corretta. Era più proficuo accettare la sua seconda proposta anche se non sono sicuro che a Melbourne sia tutto a posto per metterla in atto. Una cosa è certa: ai piloti non piace».