Curiosità dalla F1 Formula 1 Gran Premio Gran Bretagna Hot Topics La penalità assegnata a Piastri in Gran Bretagna era quella giusta? 9 Luglio 2025 Martina Romeo © formula1.com La penalità di 10 secondi assegnata a Oscar Piastri durante il GP di Gran Bretagna è stata ritenuta “troppo dura” dai più: ma è realmente così? La penalità ottenuta da Oscar Piastri al GP di Gran Bretagna continua a essere ritenuta “troppo”. Dieci secondi che sono costati la vittoria al pilota australiano, andata poi al compagno di squadra Lando Norris. Dopo domenica, vincitore di almeno un Gran Premio di casa. Ma quei dieci secondi assegnati al pilota Papaya, nonostante rappresentino una penalità dura, sono una risposta equa al suo errore. Quest’ultimo coerente con una serie di altre decisioni simili prese nel corso degli anni. Oscar Piastri era infatti in testa alla gara quando ha ricevuto la penalità. Tutto questo per aver frenato poco prima di un riavvio della Safety Car a metà del Gran Premio di Gran Bretagna. La pratica di accelerare e frenare durante il regime di Safety Car non è certo nuova. Anzi. In genere è una pratica ritenuta ben accetta per generare e mantenere la giusta temperatura nel pneumatico e nei freni. Soprattutto per fare in modo che gli ufficiali chiudano un occhio su determinate normative per permetterlo. Cattivo tempismo Nel caso di Piastri, la differenza critica è stata il tempismo con cui l’australiano ha azionato i freni. Al 21esimo giro, la Safety Car ha spento le luci mentre si trovava sul rettilineo dell’hangar. Segnalando, da lì a breve, la ripartenza della gara. Dietro l’australiano, Max Verstappen stava facendo lo stesso. Come fatto nel giro precedente, Piastri ha frenato appena sotto il ponte sul rettilineo dell’Hangar, riducendo la sua velocità a 52km/h. Questo applicando la stessa pressione ai freni utilizzata precedentemente, come suggerito dalla telemetria della sua stessa McLaren. L’applicazione dei freni dell’australiano è arrivata appena dopo lo spegnimento delle luci della Safety Car. Quando quest’ultima aveva già accelerato e si era allontanata, da quanto racconta lo stesso 25enne. “Ho premuto i freni. Nello stesso momento in cui l’ho fatto, le luci della Safety Car si sono spente, il che è successo estremamente tardi. Non ho accelerato perché potevo controllare la pace da lì, e hai visto il risultato. Non ho fatto nulla di diverso dal mio primo riavvio. Non sono andato più lento, quindi un peccato” ha dichiarato Piastri. Piastri – Russell: le differenze Per quanto sfortunato possa essere il tempismo, dato che le luci della Safety Car erano state spente, Piastri ha infranto definitivamente il regolamento. Anche se solo per pochi istanti. Una differenza fondamentale rispetto a George Russell in Canada. Un argomento più volte citato in difesa del leader del campionato. A Montreal, Russell si trovava a comando della corsa dopo l’ingresso della Safety Car nelle fasi finali, ma Verstappen non ha perso tempo. Al momento della ripartenza, ha beffato la Mercedes in frenata e si è ripreso la testa della gara. Solo a quel punto Russell ha frenato, rallentando di 55 km/h in condizioni di asciutto. Contestato dalla Red Bull, il documento risultante rappresenta un precedente rilevante e di stretta attualità. Tra le altre cose, il documento specifica che “non è responsabilità della vettura davanti preoccuparsi di quella che lo segue. In nessuna circostanza“. Ciò suggerisce che, se Verstappen è stato colto di sorpresa in entrambe le occasioni, la causa va ricercata nel suo stesso comportamento. E non in quello di Russell o Piastri. La differenza chiave, di conseguenza, sta nel momento in cui è avvenuta la frenata e nell’intensità della stessa. Tags: 2025, GP Gran Bretagna, McLaren, Oscar Piastri Continue Reading Previous Horner lascia Red Bull: colpo di scena a Milton Keynes