La forza di Hamilton: “Difenderò i diritti a qualunque costo”
Lewis Hamilton e la sua lotta contro i diritti umani sono ancora una forza che va di pari passo. E sul GP di Qatar 2021…
Lewis Hamilton si è sempre battuto, da quando corre in Formula 1, per la difesa dei diritti umani. Un argomento che sta molto a cuore al sette volte campione del mondo. Ricordando il GP del Qatar del 2021, il pilota Mercedes ha sottolineato come continuerà a battersi, a qualunque costo, per questo genere di cose. Hamilton è apparso alla vigilia di molte gare indossando una maglietta con lo slogan “#WeRaceAsOne”. Iniziativa che venne poi supportata dallo stesso Circus nel 2020 nel combattere qualsiasi tipo di discriminazione all’interno del Paddock.
Nel GP d’apertura della stagione 2021, il sette volte campione del mondo si espose con un casco che mostrava la bandiera della comunità LGTBI+, per dare visibilità alle diversità di genere. Va notato anche di come la FIA da quest’anno abbia vietato ai piloti di mostrare ogni tipo di messaggio politico, anche se Hamilton non sembra intenzionato a rispettarlo. Era un qualcosa di molto rischioso dato che in Qatar ogni tipo di rivendicazione relativa ai diritti di questa comunità è totalmente censurata.
Perché rischiare?
“Sono sempre stato una persona che rischia. Lo farò indipendentemente dal fatto che vada in prigione o meno, non mi interessa cosa faranno, mi batterò per ciò in cui credo, anche se questo potrebbe uccidermi. So che da fuori può sembrare assurdo, ma ho bisogno di farlo per mostrare alla gente quanto sia importante sensibilizzare le coscienze. Rendere nervosi coloro che detengono il potere e sentire che hanno bisogno di parlare per apportare cambiamenti è importante. Ciò per far capire che determinate imposizioni portano negatività nel loro paese. In Qatar l’ho fatto e ho vinto la gara. Il mio obiettivo era di salire sul podio, perché avrei raggiunto più persone così” ha così concluso il sette volte campione del mondo.
Lorenzo Apuzzo