La Formula 1 scende in pista per l’Emilia Romagna
La Formula 1 continua a essere solidale nei confronti dell’Emilia Romagna attraverso un’asta
Imola doveva ospitare il sesto appuntamento della stagione. Le forti piogge verificatesi nei giorni precedenti l’evento e le spaventose alluvioni nella zona ne hanno però costretto l’annullamento. La Regione è stata gravemente colpita, perciò la Formula 1 ha deciso nuovamente di aiutare concretamente l’Emilia Romagna. L’idea è stata quella di fare un’asta benefica con i trofei che solitamente si consegnano ai primi 3 classificati e non solo. Ciò ha permesso di racimolare quasi 250.000 sterline da donare a beneficio delle persone colpite.
La situazione critica vissuta lo scorso maggio in Emilia-Romagna ha rivelato il volto più solidale della Formula 1. Numerose sono state le iniziative realizzate da team e piloti per cercare di aiutare le persone coinvolte. A esempio la Ferrari ha fatto una donazione, mentre Charles Leclerc ha messo all’asta il kit speciale utilizzato al Gran Premio di Monaco. Anche il Circus ha realizzato diverse iniziative, tra cui l’asta dei trofei che avrebbero dovuto essere consegnati a Imola.
Una cifra incredibile
I quattro trofei, tre per i piloti e uno per il team vincitore, sono stati autografati dai 20 piloti in griglia, oltre che dai team principal. Così si è dato il via a un’asta, per cui si potevano fare offerte anche per il trofeo che solitamente si consegna al poleman. Oltre che la mescola in miniatura Pirelli, vi era anche una bottiglia di Ferrari Trento, anch’essa autografata dai piloti.
Con tutto ciò sono state raccolte 247mila sterline che saranno destinate alle zone più colpite dall’alluvione. “Siamo lieti di essere stati in grado di supportare l’Agenzia per la Sicurezza del Territorio e la Protezione Civile della Regione Emilia-Romagna. Contribuire a raccogliere una somma incredibile da donare a questa meritevole causa è fantastico. Tutti questi articoli sono pezzi irripetibili e aver raccolto 247.171 sterline è assolutamente incredibile”, ha dichiarato Barry Gough, CEO di F1 Authentics.