La Formula 1 maschera la violazione dei diritti umani?
Stagione 2023 non ancora iniziata, tuttavia non mancano le polemiche. Di fatti stando a quanto confermato dalla stampa estera il parlamento britannico sostiene come la Formula 1 sia un tentativo da parte del Bahrain di mascherare la violazione di alcuni diritti umani.
Grande preoccupazione per il partito di Jeremy Corbyn, che proprio due giorni fa ha espresso sentitamente l’urgenza di richiedere un inchiesta sulle atrocità commesse dal governo del Bahrain. Stando a quanto espresso in una lettera a Stefano Domenicali, CEO e boss della Formula 1, il governo del Bahrain si sarebbe macchiato di crimini contro l’umanità, torturando e uccidendo 81 prigionieri in un solo giorno nel 2022. All’interno della lettera, il partito britannico cita importanti dati sul paese, tra cui il tasso più alto di detenzione, nota particolarmente importante. Oltre a questo, il partito britannico condanna aspramente la mancanza di una presa di posizione da parte di uno sport come la Formula 1.
Si legge il seguente contenuto nella lettera: “ I profitti multimilionari della Formula 1 non devono andare a scapito dei diritti umani. Avete la responsabilità di incidere un impatto positivo con la vostra presenza. Cosa che non sarà possibile finche i prigionieri politici resteranno dietro le sbarre in Bahrain. Se Lewis Hamilton si è espresso in merito, perchè non potete farlo anche voi?”. Ad esprimersi in merito, è anche Sayed Ahmed Alwadaei, direttore dell’Istituto per i diritti e la democrazia del Bahrain. “I parlamentari hanno il diritto a denunciare il ruolo della Formula 1 nello sportswashing del Bahrain per la violazione dei diritti in Arabia Saudita.”
“I dirigenti della F1 non possono di certo affermare che la loro presenza in questi Paesi abbia un impatto positivo, quando le prove mostrano chiaramente il contrario”. Nonostante le pesanti accuse mosse dal governo britannico, non tarda la pronta risposta della Formula 1. L’organizzazione sportiva della FIA infatti, si discosta dalle accuse subite, affermando che per quanto, uno degli obbiettivi della Formula 1 sia quello di preservare i principi fondamentali della cooperazione, non è possibile interferire negli affari del governo sovrano.