Analisi della redazione Formula 1 Hot Topics Incidenti in Formula 1: quando predomina la rabbia – seconda parte 6 Giugno 2025 Redazione © FIA.com Incidenti in Formula 1, quando la rabbia predomina Nella prima parte di questo articolo, abbiamo accennato agli incidenti controversi in Formula 1. Attenzione particolare, è stata posta sull’incidente accaduto nello scorso Gran Premio tra Verstappen e Russell. Certo non il primo caso di incidenti controversi che, ancora oggi, sono al centro di numerose polemiche tra della classe regina del Motorsport. In questa seconda parte, riporteremo alcuni di questi casi. Gran Premio di Monaco 1975 e il sorpasso di Depailler su Hunt Il sorpasso a Monaco è sempre stato difficile. Un esempio di ciò è visibile anche dal litigio che coinvolse Patrick Depailler e James Hunt al Gran Premio di Monaco del 1975. Siamo al 64° giro, quando il pilota della Tyrrell tenta un sorpasso all’interno del casinò che porta il pilota britannico a muro al Mirabeau. Hunt è furioso e litiga con i commissari che stavano tentando di rimuovere la vettura. Non venne fatta entrare nessuna Safety Car, ma vennero soltanto sventolate bandiere gialle che prevedevano il rallentamento di velocità delle monoposto. Di risposta, Hunt rimase in barriera per un giro, fino al passaggio di Depailler, per potergli fare il gesto del pugno contro. Successivamente il pilota della Hesketh attraversò la pista per andarsene. Gran Premio del Giappone 1989: Senna contro Prost La rivalità tra i compagni di squadra Ayrton Senna e Alain Prost, a quel punto, era già presente da tempo. Una rivalità tale da aver spinto il pilota francese a lasciare la McLaren per passare in Ferrari l’anno seguente. A Suzuka, nel 1989, Senna arrivò in pole, ma fu Prost a essere comunque in vantaggio in quanto a punteggio. Per vincere al pilota, che all’epoca aveva due titoli mondiali, sarebbe bastato partire bene e scappare. Un evento permesso dalla pessima partenza del pilota brasiliano. Siamo intorno ai 47 giri percorsi, quando Senna azzarda un sorpasso all’interno sulla chicane e porta entrambi a contatto. Con le due vetture costrette a fermarsi sulla via di fuga. Prost decise di abbandonare la monoposto, convinto che il compagno lo imitasse e sicuro di aver vinto il mondiale. Senna, però, rimase all’interno della vettura e riuscì a ripartire con l’aiuto dei commissari attraversando la via di fuga. Al giro successivo Magic cambiò l’ala anteriore e cedette la prima posizione a Nannini, che superò nel corso del 51°giro tagliando per primo il traguardo. Il pilota brasiliano venne però squalificato a fine gara per aver tratto vantaggio dalla spinta dei commissari ed essere rientrato in pista attraversando la via di fuga e non tramite la chicane. Questo permise a Prost di diventare matematicamente campione del mondo e conquistare il suo terzo titolo. In seguito a questo avvenimento, Senna accusò la Federazione di aver manipolato il campionato. E, in modo particolare accusò il presidente francese, Jean Marie Balestre, di favoreggiamento sul connazionale Prost. La federazione, di conseguenza, pensò di sospendere la sua superlicenza per sei mesi. La situazione si risolse poco prima dell’inizio della stagione successiva, con una lettera di scuse da parte del pilota brasiliano. Gran Premio di Francia 1992: Schumacher contro Senna La gara partì con l’asfalto umido e al via Schumacher, che ai tempi era ancora un esordiente, tamponò Senna costringendolo fuori gara. Dopo 18 giri, la competizione venne momentaneamente sospesa a causa della pioggia. Senna colse quindi l’occasione per raggiungere il pilota tedesco sulla griglia e discuterci molto animatamente. Ancora oggi, uno degli incidenti di Formula 1 più ricordati, soprattutto vista la notorietà delle persone coinvolte. Gran Premio dell’Azerbaijan 2017: Vettel contro Hamilton I piloti stavano correndo dietro la Safety Car, durante il GP dell’Azerbaijan del 2017. Hamilton era in testa e si era appena lamentato della lentezza della vettura di sicurezza quando Vettel, a causa del rallentamento eccessivo del pilota britannico, lo tamponò e danneggiò l’ala anteriore. Il pilota tedesco, credendo fosse un comportamento apposito, affianco la Mercedes e gli diede una ruotata. Azione che costò all’allora pilota della Ferrari uno stop & go di dieci secondi e tre punti penalità. Gran Premio di Gran Bretagna 2021: Hamilton contro Verstappen Max Verstappen parte in pole e riesce a mantenere il comando della gara. Questo accade fino alla curva copse del primo giro, quando i numerosi combattimenti tra il pilota olandese e Lewis Hamilton finirono con un contatto tra i due. Il pilota della Red Bull subì un duro colpo contro la barriera mentre quello della Mercedes ne uscì intatto, ma gli venne affidata una penalità di 10 secondi. Nonostante la penalità, il pilota britannico riuscì comunque a portare a casa la vittoria. La Red Bull decise di presentare reclamo, definendo la penalità inflitta al sette volte campione del mondo, poco dura. Per provare la loro tesi, usurano Alex Albon per ricreare l’incidente. La federazione respinse però il ricorso, decretando che la scuderia di Milton Keynes, non avesse presentato abbastanza prove che potessero modificare la valutazione. La classifica finale del Gran Premio rimase, quindi, invariata. Tags: 2025, Alain Prost, Ayrton Senna, Max Verstappen, Michael Schumacher Continue Reading Previous Stroll: futuro incerto dopo l’intervento al polso