Incidente Maria de Villota: la famiglia valuta un’azione legale

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Ad appena ventiquattr’ore dalla decisione dell’Health and Safety Executive di chiudere formalmente l’indagine sull’incidente che ha visto protagonista Maria de Villota, nel luglio del 2012, non si placano le polemiche. La driver di Madrid, al campo di volo di Duxford, aveva urtato la sponda aperta di un camion durante un aero test. Le conseguenze dell’incidente furono gravissime tanto che, la figlia d’arte perse l’occhio destro e subì un violento trauma facciale che non solo fece temere per la sua vita ma anche la obbligò a sottoporsi a diverse operazioni chirurgiche.

Per la famiglia della de Villota, morta nell’ottobre del 2013 proprio a causa delle lesioni neurologiche dell’incidente del 2012, la decisione presa dall’HSE è un brutto colpo, tanto che nelle ultime ore ha iniziato a farsi insistente la possibilità che i parenti possano intraprendere un’azione legale nei confronti della Manor/Marussia: «Ci hanno informati di non avere prove sufficienti per avviare un procedimento penale con garanzie di condanna – ha commentato un portavoce della famiglia de Villota ai colleghi del quotidiano spagnolo La Vanguardia – Valuteremo in seguito l’avvio di opportune azioni legali per assegnare responsabilità civile, al fine di evitare che, così come era desiderio di Maria, un incidente come questo si ripeta a causa di negligenza».

In particolar modo, proprio Emilio De Villota, padre della tester, ha espresso tutto il suo disappunto per il modo in cui si è conclusa l’indagine a riguardo dell’incidente della figlia: «Ad oggi siamo ancora in attesa di conoscere il report finale e di conseguenza, i risultati relativi alle indagini – ha commentato l’ex pilota – Quando avremmo tutto in mano, forse, saremo in grado di dire qualcosa di più», ha concluso.

Eleonora Ottonello
@lapisinha