In Ferrari non ci sarà uno Schumacher bis
Anche se i rumors già circolavano da qualche settimana, sembra davvero che si sia arrivato a un punto fermo. Le strade di Mick Schumacher e della Ferrari sono destinate a dividersi a fine dicembre 2022
Non c’è ancora alcuna ufficialità da nessuna delle parti ma sembra essere sempre più evidente che il giovane tedesco non sarà più in orbita Ferrari a partire dalla stagione 2023 di Formula 1. Questa notizia è un po’ una doccia fredda per i nostalgici che, speravano, tra qualche anno di ritrovare il cognome di uno Mick Schumacher a bordo di una vettura del Cavallino Rampante.
Il tedesco, classe 1999, è membro della Ferrari Driver Academy dal 2019. Proprio nell’anno di ingresso tra i giovani piloti tenuti d’occhio dalla scuderia italiana, il figlio d’arte in Bahrain, sale per la prima volta a bordo di una monoposto di Formula 1, la SF90, nel mese di aprile. Nel 2020 vinse il titolo in F2 mentre il debutto nella massima formula automobilistica arrivò nel 2021, con la Haas.
Magnussen, la sua spada di Damocle
Dopo una prima stagione di apprendistato in cui ha letteralmente demolito il compagno di squadra, nonostante la vettura della scuderia americana occupasse con regolarità le ultime posizioni della griglia, nel 2022 sia la Haas, ma molto probabilmente anche la Ferrari, si aspettavano il salto di qualità da parte del tedesco.
A differenza di come ci si aspettasse, Mick ha avuto alcune difficoltà, incidenti particolarmente rovinosi che avrebbero rallentato i progressi e non ha retto il confronto col suo compagno di squadra.
Nonostante sia riuscito ad andare a punti a Silverstone e in Austria, dove si è contraddistinto nella Sprint Race, questi risultati non sembrano aver convinto la Haas a confermare il tedesco anche nel 2023.
Il sedile del 23enne è estremamente ambito e secondo alcune indiscrezioni il pilota che prenderà il posto del figlio d’arte è Antonio Giovinazzi, il favorito per affiancare Magnussen.
Un futuro per Mick Schumacher in Ferrari sembra non esserci
Congiuntamente al termine del rapporto lavorativo con la scuderia americana, terminerà anche quello con la Ferrari Driver Academy, secondo alcune fonti rilanciate da Autosport. Una volta sciolto anche questo rebus contrattuale, il tedesco sarà libero di trovare un sedile per il 2023.
Del resto, nonostante le nostalgie e le aspettative degli appassionati, per Mick Schumacher ambire a un sedile da titolare in quel di Maranello, al giorno d’oggi, risulterebbe un po’ difficile. Charles Leclerc e Carlos Sainz stanno dimostrando di meritare l’opportunità offerta loro dal Cavallino Rampante. Entrambi hanno contratti a lungo termine e, a meno di colpi di scena dell’ultimo minuto, non sembrano aver intenzione di lasciare anticipatamente la Rossa.
Non ancora confermato al 100%, ma arrivato da fonti certe, sembra che Mick e Ferrari abbiano intenzione di terminare definitivamente il loro contratto al termine di quest’anno.
Il suo futuro in Haas si fa sempre più incerto e lontano.#MickSchumacher #FDA #F1 pic.twitter.com/CiQshWviFo— Mick Schumacher Italia (@MickSchumi_IT) August 30, 2022
Alpine, Williams o… Audi?
Non essendo più legato alla Ferrari le possibilità di Mick Schumacher di trovare un sedile libero in altre squadre non sarebbero poi così scarne.
Il tedesco potrebbe essere uno dei papabili per un posto in Alpine, andando a occupare la posizione lasciata vuota da Fernando Alonso. Anche se la scuderia transalpina starebbe cercando di strappare a tutti i costi Gasly all’Alpha Tauri, il nome di Schumacher sarebbe gradito a Esteban Ocon, grande amico del tedesco.
La seconda opzione per Schumacher junior porta il nome della Williams motorizzata Mercedes. Anche se questa forse è la chance più dura da finalizzare, visto che sembra certo che il posto di Latifi venga preso da Nyck de Vries.
Sebbene debba passare ancora qualche anno prima di concretizzarsi, il 23enne tedesco potrebbe decidere di assumere il ruolo di terzo pilota in qualche team, per non uscire completamente dal mondo della Formula 1, per provare a mettersi in orbita di Audi.
Grazie a questa mossa di marketing, la scuderia tedesca che debutterà nella massima formula nel 2026, potrebbe avere alle sue dipendenze un pilota tedesco col quale, magari sperare, di aprire una nuova era di successi in questa Formula 1.