Formula 1Gran Premio Russia

Il Gran Premio di Russia è a rischio?

Le tensioni con l’Ucraina potrebbero impedire il regolare svolgimento della corsa di Sochi, prevista per il 25 settembre

Alla luce degli ultimi avvenimenti, il futuro del diciassettesimo appuntamento del Mondiale appare molto incerto

La crisi fra Russia e Ucraina potrebbe mettere a rischio lo svolgimento del Gran Premio di Sochi. Il presidente Vladimir Putin ha sin qui limitato gli interventi alle aree orientali di Donetsk e Luhansk. Tuttavia, il fatto che la Russia abbia riconosciuto questi territori come repubbliche indipendenti può essere interpretato come una chiara mossa preparatoria per l’invasione militare. Gli Stati Uniti hanno reagito con una prima serie di sanzioni che molto probabilmente saranno incrementate nelle prossime settimane.

L’Unione Europea promette di seguire l’esempio con dei provvedimenti intesi a colpire i settori finanziari e bancari della Russia. Il primo ministro del Regno Unito, Boris Johnson, ha definito “inconcepibile” il fatto che la finale di Champions League, in programma sabato 28 maggio, possa disputarsi nello stadio di San Pietroburgo.

Cancellazione del Gran Premio di Russia: un rischio concreto?

La Formula 1 non si è ancora espressa sugli effetti che le tensioni fra Russia e Ucraina potrebbero avere sul campionato. Del resto, al Gran Premio di Sochi mancano ancora sette mesi. Occorre tuttavia essere realisti: a meno di rapidi e improbabili cambi di scenario, la cancellazione della gara potrebbe essere necessaria. Come detto, il Gran Premio di Sochi è previsto per domenica 25 settembre, come prima tappa del trittico Russia-Singapore-Giappone.

In caso di annullamento, i vertici del Circus non dovrebbero avere problemi a trovare un rimpiazzo. I circuiti di Portimao e del Mugello, per esempio, potrebbero essere interessati a ospitare nuovamente un evento del Mondiale. Detto questo, bisogna anche tenere conto del fatto che il calendario 2022 comprende la bellezza di 23 Gran Premi. Perdere una gara per strada, in fin dei conti, potrebbe rivelarsi un male minore. La stagione sarebbe comunque molto densa, e ai team sarebbe concesso un piccolo periodo di riposo in più.

 

Alessandro Bargiacchi

Sono toscano doc, nato a Firenze nel 1992. Adesso vivo in Casentino. Ho una laurea triennale in scienze politiche e una magistrale in semiotica. Adoro la musica e il teatro, così come lo sport, e a queste passioni cerco di dedicare tutto l'impegno e il tempo possibile. I miei primi ricordi legati a un Gran Premio 1 risalgono a Silverstone 1999, alle immagini sbiadite di Schumacher che colpisce violentemente le barriere di protezione. Negli anni, crescendo e cominciando a capire un po' meglio come funziona una gara automobilistica, sono diventato un vero appassionato di Formula 1, con un sincero amore sportivo nei confronti di Kimi Räikkönen, che ho avuto la fortuna di tifare per 20 anni.

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