I piloti avvertono: “La Sprint in Cina non è una buona idea”

© Red Bull Racing Press Area
La Formula 1 farà il suo ritorno sul circuito di Shanghai per la prima volta dal 2019. Tuttavia molti piloti si sono detti contrari alla scelta del formato Sprint per il GP della Cina
La Formula 1 tornerà in Cina dopo ben 4 anni durante il weekend che ospiterà anche la prima Sprint della stagione, contestata però da alcuni piloti. Il circuito è una novità per tanti piloti, e la disponibilità di una sola sessione di prove libere incute timore all’interno dei team. Il format della Sprint prevede infatti solamente sessanta minuti per provare diversi assetti e bilanciamenti, e inserire questo tipo di weekend su un circuito in cui non si corre da tempo ha suscitato scalpore all’interno del Circus.
Le parole di Sainz
Carlos Sainz, pilota Ferrari, ha dichiarato come i piloti abbiano già fatto notare alle autorità che la mancanza di tempo potrebbe portare i team a lavorare di fretta. A esempio assetti troppo bassi comporterebbero numerose squalifiche per eccessiva usura del plank. Avvenimenti già visti con Lewis Hamilton e Charles Leclerc, squalificati a seguito del GP degli Stati Uniti che aveva ospitato proprio la Sprint.
“Penso che scegliere di fare una Sprint dopo quattro o cinque anni di assenza con questo tipo di vetture, con i regolamenti che ci hanno imposto, con l’usura delle assi e cose del genere, non sia una buona idea. Forse per voi ragazzi a casa è emozionante, ma per tutto il team è un rischio che secondo me non dovremmo correre“, ha dichiarato. Sainz ha inoltre sottolineato come non sarebbe contrario a organizzare la Sprint a Shanghai, se i piloti ne avessero più recente esperienza. “Penso che Shanghai sia un circuito fantastico. Credo che sia uno dei nostri preferiti poiché offre molte possibilità di sorpasso, quindi ha anche senso organizzarci una Sprint”.
Entrambi i piloti Red Bull contro la Sprint in Cina
Anche Sergio Perez ha voluto dire la sua in merito, sottolineando come il fine settimana possa essere gravemente compromesso da problemi all’interno della pista. Situazioni simili hanno interrotto le prove libere dello scorso Gran Premio di Las Vegas, quando un tombino sollevato ha danneggiato la monoposto di Carlos Sainz. Successivamente è toccato anche a Charles Leclerc durante i test in Bahrain, anch’egli vittima dei tombini. “Spero solo che non ci siano problemi in pista, ci metterebbero fuori sincronia. Per lo spettacolo è una buona cosa, ma dal punto di vista della preparazione sarà molto complicato”.
Non sono ovviamente mancate le critiche da parte di Max Verstappen, critico fin da subito del format inerente alla Sprint. “Quando non gareggi su una pista per un bel po’ non sai mai cosa ti aspetta, quindi sarebbe stato meglio effettuare un fine settimana di gara normale. D’altra parte probabilmente rende le cose più vivaci, ma da un punto di vista prestazionale non è la cosa più intelligente da fare. Vedremo cosa otterremo. Mi è sempre piaciuto guidare lì, quindi speriamo di poter partire al meglio e di non aver bisogno di mettere a punto troppe cose sulla nostra vettura”, ha concluso l’olandese.
Lavinia Masciocchi