Anthoine Hubert

Credit: renaultsport.com

Nel secondo giro di Gara 1 del Gran Premio del Belgio di Formula 2, il giovane pilota 22enne Anthoine Hubert è deceduto, mentre il collega Juan Manuel Correa ha riportato “solo” diverse fratture.

Nel giorno successivo alla tragica vicenda, con ormai le idee quasi chiare, ma sicuramente meno offuscate, l’intero mondo del motorsport si risveglia senza un giovane pilota, rivivendo così l’incubo vissuto nel 2015 con il giovane Bianchi.

Nell’incidente in cui è stato coinvolto Hubert c’era anche Juan Manuel Correa del Sauber Junior Team di Charouz, pilota che ha riportato diverse fratture alle gambe, ma anche una leggera lesione spinale.

Per quanto riguarda Correa, l’entourage ha diffuso un comunicato che descrive le sue condizioni: “[Ha] Subito fratture ad entrambe le gambe ed una lieve lesione spinale, Correa è stato operato ed ora è ricoverato in terapia intensiva. Al momento, le sue condizioni sono stabili. E’ stato portato in elicottero presso l’ospedale dove è stato operato ed è rimasto cosciente per tutto il tempo fino al suo ingresso in sala operatoria”.

Per onorare la scomparsa del giovane Hubert, la FIA, ha deciso di cancellare anche gara 2 di Formula 2 (dopo aver cancellato gara 1 nella giornata di sabato), ma anche la gara di GP3, mentre resterà invariato il programma della Formula 1, dove ci sarà esclusivamente un minuto di silenzio prima dell’inizio del Gran Premio.

La scomparsa del campione di GP3 del 2018, ha sconvolto tutti, a partire dalla famiglia Renault, di cui Lui faceva parte, che ha comunicato con una nota ufficiale:

“era un grande talento che ha portato anche grande energia e positività al suo campionato, ai suoi team e alla Renault Sport Academy. Il suo sorriso e la sua personalità solare illuminarono il nostro formidabile gruppo di giovani conducenti, che avevano stretto legami stretti e duraturi. I suoi forti risultati in F2 in questa stagione, comprese le vittorie sul terreno di casa a Monaco e in Francia, hanno ispirato non solo le altre reclute, ma anche il più ampio gruppo Renault Sport Racing”.

Ma anche molti piloti si sono espressi a riguardo, specialmente sui social network, dove Charles Leclerc, poleman del Gran Premio del Belgio, pubblica una foto e scrive semplicemente: Non ci posso credere. Riposa in pace”.

 

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I can’t believe it. Rest in peace.

Un post condiviso da CHARLES LECLERC (@charles_leclerc) in data: 31 Ago 2019 alle ore 10:01 PDT

Non sono mancate inoltre, le parole del campione del mondo di Formula 1, Lewis Hamilton, che ha descritto il giovane campione di GP3 come un “eroe“, volendo tirare però un po’ le orecchie ai tifosi, dichiarando:

Tutti questi piloti mettono la loro vita al limite quando scendono in pista e le persone apprezzarlo in modo serio perchè non è abbastanza apprezzato. Anthoine è un eroe per quanto mi riguarda, per aver corso il rischio inseguendo i suoi sogni. Riposa in pace fratello”.

Quella del giovane Anthoine Hubert, è una scomparsa che farà riflettere molto il mondo del motorsport sull’ambito della sicurezza, e come ha dichiarato il team principal della Ferrari, Mattia Binotto:

L’episodio di oggi ci riporta brutalmente alla realtà, ricordandoci che lo sport dei motori che tanto amiamo è a volte ancora troppo pericoloso. E’ per questo che dobbiamo tutti insieme continuare a lavorare sulla sicurezza per far si che eventi simili non accadano più”.

Infine, conclude il numero 1 del team di Maranello, nel comunicato ufficiale: “La promessa che voglio fare a nome della Scuderia è che il nostro impegno su questo fronte sarà ancora più forte“.