Dichiarazioni Formula 1 Horner: “Il primo motore Red Bull arriverà a maggio” 13 Aprile 2022 Carlotta Ramaciotti Credits: Red Bull Press Area È finalmente in arrivo il primo motore Red Bull, come dichiarato da Christian Horner; andranno a sostituire le power unit ex Honda attualmente in uso In Australia, dopo il problema al motore ex Honda che ha portato il campione del mondo al ritiro, Christian Horner ha aggiornato la stampa riguardo la produzione del proprio motore targato Red Bull. “Il primo motore sarà disponibile prima della fine dell’anno“ ha dichiarato il team principal. Infatti, già a Melbourne il prototipo monocilindrico per studiare la camera di combustione era quasi pronto. A questo progetto stanno prendendo parte diversi membri dello staff tecnico della scuderia di Milton Keynes, circa 50 dei quali provengono dalla Mercedes High Performance Engines. I lavori al momento si stanno svolgendo in una struttura temporanea “Ma a maggio saremo già al lavoro nella nostra nuova sede. Stiamo facendo grandi progressi e sono momenti entusiasmanti legati a un progetto così emozionante. Il primo motore Red Bull vedrà luce a maggio“. Così Horner commenta il lavoro della propria squadra. A dire il vero, la nuova sede non sarà operativa nell’immediato: sono passati solo nove mesi da quando il progetto ha ricevuto il via libera “ma siamo in linea con i nostri piani“, afferma il team principal. Potrebbero esserci dei problemi legati all’inesperienza del team nel mondo dei motori? La risposta non è certa, ma Horner è positivo a riguardo. “Abbiamo firmato talenti fenomenali in tutti i campi dell’industria dei motori e stiamo aprendo un nuovo capitolo“, queste le sue parole. Red Bull già al lavoro per il futuro Che sia per evitare di puntare troppo i riflettori sui due ritiri subiti da Max Verstappen in questo inizio di stagione, o solo per informare i media, Christian Horner ha iniziato a parlare dei motori del futuro. Il team principal della scuderia austriaca, infatti, ha dichiarato come la Red Bull sia già al lavoro per quanto riguarda la power unit del 2026. Nonostante le voci di un possibile accordo della casa di Milton Keynes con Audi o Porche, la nuova sezione Red Bull Powertrains starebbe già pensando ai nuovi propulsori. Può risultare strana la scelta di dedicarsi già ad un regolamento che vedrà la luce solo tra 4 anni, anche perché solo alcune linee guida sono già state concordate. Il regolamento del 2026 non è, infatti, stato ancora redatto. Tuttavia Horner non si trova d’accordo e pensa che sia la mossa migliore: d’altra parte il dominio di Mercedes nell’era ibrida è nato da un lavoro simile. In Mercedes hanno iniziato a lavorare molto prima dei rivali e messo in campo più risorse umane, finanziarie e tecniche di chiunque altro. Ferrari invece ha un’esperienza settantenaria in Formula 1, quindi non ha bisogno di particolari strategie per sviluppare motori efficienti. Inoltre il team principal Red Bull pensa che il tempo a disposizione non sia tanto elevato quanto sembri: “Il 2026 può sembrare molto lontano, ma è più vicino di quanto si possa pensare“. Tutte queste motivazioni messe insieme fanno sì che la scuderia austriaca voglia sfruttare al massimo l’incentivo di 10 milioni per i nuovi motoristi. Questo bonus vale per i primi due anni, mentre nel terzo i milioni scendono a cinque. Sostegni concordati per controbilanciare la mancanza di esperienza dei nuovi produttori di motori, che tra l’altro non saranno molto diversi da quelli attuali nelle regolamentazioni del 2026. Tags: 2022, Christian Horner, Honda, Red Bull Racing Continue Reading Previous Elena Penazzi a F1world: “Fantastico vedere il calore che solo Imola sa dare”Next Haas, Magnussen: “Il podio nel 2022? Ci scommetterei”