Curiosità dalla F1 Formula 1 Holmes: “Drive to Survive continuerà” 17 Settembre 2022 Chiara De Bastiani Credits: Pirelli Press Area Holmes ha raccontato com’è nata e come ha raggiunto il successo la serie tv sulla Formula 1 Drive to Survive Negli ultimi anni la Formula 1 si è avvicinata maggiormente al pubblico grazie alla produzione della serie tv Drive to Survive, che riassume anno dopo anno le diverse stagioni e le dinamiche dentro il Circus. La serie di Netflix è diventata molto popolare, soprattutto tra le nuove generazioni che si sono avvicinate a questo sport. Dal 2018, la Formula 1 ha aperto le porte al mondo offrendo uno sguardo dietro le quinte senza precedenti, un privilegio che prima apparteneva solo ai media. Sin da subito, la serie tv prodotta da Netflix ha ottenuto un grande successo. attualmente sono state filmate quattro stagioni, ma si parla di prolungare il contratto oltre il 2023. Ian Holmes, direttore dei diritti dei media e della creazione dei contenuti di F1, ha parlato della nascita e del futuro di Drive to Survive al recente forum BlackBook Motorsport di Londra. “Penso che se siamo contenti, se le persone vogliono guardarlo, e se Netflix ne è felice, allora penso che continueremo e faremo altre stagioni oltre la sesta serie (già programmata). Quello che abbiamo visto dall’ultima ultima serie è forse che i team principal stanno assumere un ruolo più centrale. Ma effettivamente abbiamo a che fare con 30 persone. Ed è qui che penso che abbiamo un vantaggio su forse alcuni campionati di calcio”. Ha continuato: “Abbiamo 30 persone e basta. Quindi puoi effettivamente approfondire con loro e coprire l’intera griglia. Penso che il nostro sport si presti a questo. Inoltre per anni e anni e anni c’era poca o nessuna copertura del dietro le quinte, invece, adesso, grazie a questa serie tv tutti possono vedere e sapere”. Nuovi piloti, nuove rivalità e un nuovo campione. Formula 1: Drive to Survive torna l’11 marzo. pic.twitter.com/gI6LTktomG — Netflix Italia (@NetflixIT) February 28, 2022 COM’È NATA DRIVE TO SURVIVE L’idea di creare una serie tv per avvicinare il pubblico alla Formula 1, è nata a partire dalla serie tv della McLaren intitolata Grand Prix Driver. Da qui naque la volontà di creare un prodotto che non fosse più incentrato sui singoli piloti o sulle singole squadre. “Volevamo adottare un approccio più inclusivo, abbiamo pensato sarebbe stato meglio adottare una narrativa incentrata sullo sport nel suo insieme, che comprendesse tutti i team, tutti i capi e tutti i piloti”, ha ammesso Holmes. Amazon aveva già una serie di grande successo, All or Nothing, che copriva una vasta gamma di sport diversi tra cui NFL, calcio, rugby e NHL hockey su ghiaccio, così la Formula 1 ha deciso di aprire le trattative con Netflix. “In realtà abbiamo fatto un accordo con Netflix abbastanza rapidamente, ma l’accordo dipendeva dalle squadre. Abbiamo dovuto sederci con i dieci team, cosa che ha richiesto molto più tempo, per usare un eufemismo”. Ha proseguito: “Notoriamente, all’inizio Ferrari e Mercedes rifiutarono di partecipare alla serie. Si trattava di una novità per tutti noi. Abbiamo chiesto di comprendere. Ok, Ferrari e Mercedes hanno impiegato un po’ più di tempo, ma hanno abbracciato il progetto. Noi avevamo bisogno anche della loro presenza. Ritenevamo che, affinché la serie avesse successo, avrebbero dovuto fornire un livello di accesso che non era mai stato fornito prima”. NUOVE STAGIONI IN ARRIVO Cresce l’attesa per la prossima stagione di Drive to Survive, ma c’è ancora molto lavoro da fare prima di completarla. Si avrà ancora molto da dire sulla rivalità tra Wolf e Horner e non mancherà l’analisi sulla Ferrari, che sembrava pronta a lottare per il titolo e che invece poi si è torvata costretta a difendersi dalla Mercedes. Tuttavia, è importante dire che se in parte la popolarità della Formula 1 è dovuta alla serie tv Drive to Survive, è anche vero che il prodotto riesce a catturare il pubblico grazie all’incredibile spettacolo che i piloti e i team ci regalano in pista gara dopo gara. Tags: 2022, Drive to Survive, Red Bull Racing, Scuderia Ferrari Continue Reading Previous Timo Glock ricorda Brasile 2008: “Ecco come andò…”Next Buon compleanno Esteban Ocon!