F1world all’Historic Minardi Day, trionfo di storia e gioielli dell’ingegneria

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Nella giornata di ieri all’Historic Minardi Day a Imola più di 3000 spettatori hanno compiuto un viaggio nel tempo in quella che da molti laudatores temporis acti del motorsport è definita l’epoca d’oro della Formula 1. Un revival di successo, il primissimo firmato Minardi che si è servito anche di modelli Ferrari, Williams, Fiat e Toro Rosso per completare l’esibizione. Decadi di grandi personalità e modelli iconici hanno calpestato il rovente asfalto del circuito sotto un sole cocente, seguiti dagli occhi di nostalgici emozionati.

All’interno dei box si sono snodati fiumi di monoposto, non solo di F1 ma anche di F2, F3, Formula Italia e Formula 3000, lasciando spazio anche alle GT. Scontri generazionali e ingegneristici tra vetture all’interno dello stesso box: degna di nota è la promenade di alcune Minardi degli anni 2000 seguite dalle Toro Rosso dal 2006 al 2015, allestite di fronte a esemplari degli anni ’80. Nel corso della giornata si sono susseguiti giri di pista della Minardi del 2005 con il rombo del suo V10 Cosworth, di una Osella Fondmetal, della Williams, della Ferrari 641 di Jean Alesi- in uno scenario irreale- parcheggiata accanto alla 312 T2 di Lauda e alla Ferrari del 2001 di Schumacher e Barrichello. Non mancava Aldo Costa, protagonista in un giro di pista sulla Ferrari di Jacky Ickx, con cui ha fatto risuonare l’autodromo della potenza del V12 piatto.

Sotto il sole di mezzogiorno, sul rettilineo principale, ha avuto luogo inoltre una foto di gruppo che includeva tutti i piloti presenti, parte della storia Minardi. Il fondatore Gian Carlo Minardi al centro, circondato dall’argentino Miguel Angel Guerra, dagli spagnoli Sala Luis Perez e Adrian Campos, dal brasiliano Tarso Marques, e dai nostri connazionali Pier Luigi Martini, Gianni Morbidelli, Thomas Biagi, Giovanni Lavaggi, Matteo Bobbi, Paolo Barilla, Jarno Trulli e Giancarlo Fisichella, con cui noi di F1world abbiamo avuto una conversazione che riporteremo.

Nel pomeriggio gli appassionati si sono sfidati anche al simulatore nel box adibito, con vari assetti, modalità e categorie diverse. Il vincitore assoluto Andrea è stato premiato da Minardi sul podio e ha ottenuto il giro di pista a bordo di una Lamborghini Huracan.

Come affermato dallo stesso Minardi prima dell’evento, la F1 sta diventando sempre più blindata e la speranza per questo evento è la sua continuità e il riavvicinamento ai tifosi che può creare, coinvolgendoli più da vicino. «Una giornata dedicata allo sport e agli appassionati in cui mi ha fatto piacere rivedere tantissimi piloti che hanno scritto insieme a me pagine importanti del team. Devo dire che la forte risposta del pubblico con una partecipazione importante sia in tribuna che all’interno della paddock è l’aspetto più bello. Quando siamo andati davanti alla tribuna principale con tutti i piloti mi sono emozionato» ha dichiarato nella giornata di ieri.

«L’Historic Minardi Day è stato l’occasione per ripercorrere 30 anni di storia di passione, facendo un viaggio nel tempo anche della tecnica. Sono presenti 3 generazioni di monoposto. Sentire suonare questi propulsori mi riporta con la mente indietro. Sicuramente un’esperienza da ripetere. Devo ringraziare tutti per la calorosa accoglienza».