Haas: svelata la nuova livrea per il 2024

Haas-livrea

© Haas Press Area

Musetto nero, design accattivante, la Haas del 2024 presenta la sua nuova livrea carica di prospettive

Presentazione d’impatto social e effetti speciali ci mostrano a uno sguardo veloce uno schema di colori simili a quelli dell’anno scorso. La nuova livrea della monoposto del Team Haas, che prende il nome di VF-24 quest’anno, è caratterizzata da un cambiamento minimo, probabilmente più concentrato sul musetto. La predominanza del colore nero continua il suo tracciato, identificando la stessa palette che forse mette più in risalto gli sponsor, che sembrano aumentati.  Ad accompagnarli però è presente un tratto significativo: la bandiera americana, messa lì, in bella vista, a rappresentare che il cambiamento è in atto.

Ci si avvicina forse a quel momento di totale stravolgimento della griglia fortemente voluto dal presidente Ben Sulayem, seppur nell’ultimo periodo sembri ancora lontano. La coppia Magnussen-Hulkenberg correrà per la prima volta con la Haas e questa livrea incattivita questo 11 febbraio a Silverstone. Lo shakedown rende ansioso il capo Gene Haas che allo stesso tempo non vede l’ora di assaporare il cambiamento per cui si è messo a rischio nella rimozione di Steiner. In Nico Hulkenberg e Kevin Magnussen vediamo dei grandi piloti che con la loro esperienza dimostreranno ancora una volta di cosa sono capaci”, dice Haas. “Abbiamo usato la stagione invernale per mettere a posto i processi al meglio e infine migliorare complessivamente la nostra performance.”

È una promessa quella del presidente del team americano, che dopo l’addio di Guenther Steiner ha messo in discussione e nel caos tutta la squadra. Ayao Komatsu però sa bene il fatto suo e il suo contratto da CEO possiede tutti i presupposti per evitare di eguagliare i risultati ottenuti gli anni scorsi. La speranza è quella di superare quello che vuole essere un lontano ricordo deludente: bisogna fuggire da quella ottava posizione.

Una monoposto di ispirazione Red Bull

Ogni novità alla monoposto è legata soprattutto al miglioramento del layout aerodinamico che in gara ha causato un problema nella gestione degli pneumatici. Komatsu ha affermato che la squadra è “realistica riguardo alle nostre aspettative per l’avvio del VF-24”. Poi aggiunge: “È ancora un momento emozionante in ogni stagione di Formula 1, quello di mostrare la livrea”.
 
Telaio più lungo e un audace cambio più corto migliorano l’equilibrio e la durata delle gomme. Il passo che dovrebbe restare invariato è influenzato un po’ da una distribuzione di pesi che ricercano un equilibrio che alla scuderia americana servono eccome. Il punto debole della frenata sembra aver trovato una leggera soluzione negli attacchi dei triangoli che sono stati spostati. Questo permette il sollevamento anteriore e l’inclinazione posteriore, per evitare l’anti-drive. Prendendo spunto dalla Red Bull, le pance sono più larghe, ma l’anima è Ferrari. Le significative modifiche che la VF-24 possiede nel sistema di raffreddamento della power unit sono prese in prestito dal team di Maranello.
 

 

 
 
 
 
 
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Lasciate ogni speranza nel test in Bahrein

La paura di ottenere gli stessi esiti del 2023 si evince in una ammissione sincera in cui si considera anche la possibilità di avviare la nuova macchina in Bahrein e di finire lo stesso in fondo alla griglia, se non addirittura ritirarla. Colpa delle risorse del pacchetto di aggiornamento del 2023? Probabilmente l’economia non è proprio il forte del team di Kannapolis. Pochi sponsor e forse neanche tanta voglia di contribuire da parte di Gene Haas rendono la scuderia incapace di risolvere i suoi problemi principali. 

La SF-24 è pronta a essere l’eccezione, o almeno si spera. “Il motivo per cui la nostra vettura con le specifiche di lancio non sarà abbastanza veloce in Bahrein non è la qualità delle persone che abbiamo qui, ma è perché abbiamo iniziato tardi e poi ci siamo fermati per due mesi per fare l’aggiornamento di Austin,” ha detto Komatsu. “Abbiamo perso tempo lì, ma la squadra sta trovando miglioramenti nella galleria del vento, quindi è positivo e in termini di caratteristiche, sta andando nella giusta direzione.”

L’obiettivo è probabilmente riuscire ai test in Bahrein, perché così è possibile un’analisi completa e la comprensione accurata di punti di forza e non. Il piano è produrre aggiornamenti, cosa che probabilmente ha lasciato sempre il tempo che trovava. Andrea De Zordo, ex capo progettista, è stato promosso a direttore tecnico dopo Simone Resta e cercando nel frattempo un suo sostituto, non resta che dare una pacca sulla spalla a Komatsu e aspettarci di non veder nessuna macchina girare su se stessa in pista.

Francesca Luna Barone