Guidare l’auto di un parente defunto: potresti ricevere a casa una bella raccomandata: ecco cosa puoi trovarci dentro

Multa

Multa del defunto: chi la paga quanto arriva? - depositphotos - F1World.it

Può succedere che quando una persona muore, gli eredi (moglie o marito o figli) prendano in consegna la sua auto e vadano in giro con questa.

Ma cosa succede se quando era ancora in vita il defunto aveva preso una multa e il verbale è arrivato a casa quando ormai non c’era più niente da fare per il caro estinto? In questo caso la legge parla chiaro.

Secondo quanto riporta il portale Ricorsi.net, l’art. 7 della legge n. 689/1981 stabilisce che “l’obbligazione di pagare la somma dovuta per la violazione non si trasmette agli eredi”. Praticamente significa che la multa non viene “trasmessa in eredità” a chi sopravvive al defunto.

La decisione è stata poi nuovamente confermata dal Decreto legislativo 472/1997 in tema di sanzioni amministrative che ribadisce la medesima prescrizione. Ma questo vale solamente se l’automobile non era di proprietà o comproprietà dell’erede, ma l’unico proprietario era la persona ormai defunta.

Infatti se l’erede dell’autovettura risultasse risultasse già proprietario o comproprietario dell’automobile al momento dell’accertamento, non sarà in questo caso possibile chiederne l’annullamento. Anzi sarà invece tenuto al pagamento in quanto responsabile in solido con l’autore dell’infrazione.

La legge parla chiaro

A sancire questo tipo di obbligo è l’art. 196, comma 1 del Codice della Strada che solleva il proprietario dell’auto dall’obbligazione solo qualora provi che l’utilizzo del veicolo da parte del trasgressore è avvenuto contro la sua volontà.

Se invece il mezzo ereditato sia di esclusiva proprietà del trasgressore deceduto, le multe non pagate, come affermato dalla già citata normativa, non cadono in successione esonerando gli eredi dal loro pagamento.

Giustizia
La Giustizia è molto chiara sulle pendenze ereditate dai defunti – Pexels – F1World.it

Ma cosa accade dopo?

C’è anche il caso in cui l’infrazione viene compiuta dopo il decesso del precedente proprietario ma prima della divisione dell’eredità. Ossia, chi deve ricevere la multa? La Corte di Cassazione, con la sentenza 12705/22 depositata il 21 aprile 2022, ha creato un precedente con il caso di una ricorrente che aveva ricevuto dei verbali relativi al veicolo del padre deceduto riferiti a infrazioni avvenute dopo la morte ma indirizzati allo stesso.

La Suprema Corte ha sancito che: “è (ovviamente) da escludere in radice la possibilità di ritenere regolarmente perfezionata una qualunque notificazione indirizzata ad un soggetto già deceduto, per l’evidente ragione che non sarebbe in nessun caso possibile ipotizzare una qualsiasi forma di conoscenza dell’atto da parte del destinatario”. I suddetti verbali devono essere notificati nell’anno successivo alla morte presso l’indirizzo del proprietario deceduto ma indirizzati agli eredi dello stesso impersonalmente. Dopo 1 anno devono essere invece notificati personalmente presso l’indirizzo di ciascun erede responsabile in solido con gli altri.