Green: “Perez molto sottovalutato”

Perez risponde a chi lo accusa di incoscienza

Credits: Racing Point Press Area

L’ingegnere inglese ha riconosciuto le tante doti di uno dei piloti più solidi della griglia

Sergio Perez, nove stagioni, quest’anno dieci, in Formula 1, 176 Gran Premi disputati e ben otto poi conquistati. Un curriculum di un pilota assolutamente solido ed efficace in grado di portare sempre buoni risultati alla propria squadra. Proprio di questo ha parlato Andrew Green, direttore tecnico della Racing Point, team con il quale il messicano è legato fino al 2022.

Nel podcast ‘Beyond the Grid’, l’ingegnere inglese ha detto: “Penso che sia molto sottovalutato. In questo momento è all’apice della sua carriera e i feedback che ci regala sono fantastici. La sua capacità mentale di guidare la macchina e la capacità che ha di leggere la gara per me lo rende uno dei migliori. La sua gestione delle gomme, penso che sia tra i primi due o tre in griglia. Non ci sono molti che sanno fare di meglio”.

“Riesce sempre a capire cosa sta succedendo mentre va in una curva, cosa sta facendo lo pneumatico, di cosa ha bisogno. Il suo controllo dell’acceleratore in usicta dagle curve è semplicemente lodevole. È come se avesse un controllo di trazione naturale”, ha scherzato Green.

Perez sembra sempre essere in grado di ottenere sempre il massimo la domenica, ma sabato spesso non riesce a mettere insieme il giro buono, e in passato ha perso dei duelli in qualifica all’interno della squadra contro Esteban Ocon e Nico Hulkenberg. “Penso sappia che i suoi punti deboli sono le qualifiche del sabato pomeriggio”, ha affermato Green. “Ma penso che tutto ciò sia dovuto al fatto che lui imposta l’auto sempre con un assetto che gli permetta di andar forte in gara anche a costo di sacrificare qualche qualifica”.

“Certo, può capitare che a volte esageri e terminiamo il weekend a mani vuote, ma accade molto raramente”, conclude Andrew Green.