Pirelli Press Area Press Area GP USA 2014, Pirelli: medium e soft per il Circuito delle Americhe 27 Ottobre 2014 Eleonora Ottonello Il Circuito delle Americhe, in Texas, è uno dei tracciati più recenti della Formula 1, essendo stato inaugurato solo nel 2012. Per la prima volta, Pirelli ha deciso di portare qui le mescole medie e morbide mentre negli anni scorsi aveva portato mescole hard e medie. Questa scelta versatile per il 2014 mira a far fronte alle diverse richieste della pista, caratterizzata da tre lunghi rettilinei e da numerose curve tecniche. Tra queste, la curva 1 ed altre curve con veloci cambi di direzione, che ricordano un po’ Silverstone o Suzuka. Con le sue 20 curve e diverse variazioni altimetriche, Austin è un tracciato davvero impegnativo: si pensi, ad esempio, alla staccata in salita dopo lo start che rende difficile trovare il giusto punto di frenata. Questi elementi lo rendono un circuito davvero emozionante, amato sia dai piloti sia dagli spettatori. Dopo gli Stati Uniti le squadre si sposteranno direttamente in Brasile per gareggiare il 9 novembre a Interlagos, circuito per il quale è stata fatta la stessa scelta di mescole: media e soft. I tre lunghi rettilinei tendono a far raffreddare le gomme, rendendo critiche le aree di frenata. Questo ha degli effetti anche sull’ingresso nelle curve veloci, in quanto le mescole devono tornare in temperatura molte velocemente. Il P Zero White medium è uno pneumatico low working range, in grado di raggiungere prestazioni ottimali anche a basse temperature. Il P Zero Yellow soft, invece, è uno pneumatico high working range, adatto a temperature più elevate. La combinazione di rettilinei e curve richiede un buon compromesso in termini di carico aerodinamico, ponendo un forte accento sul grip meccanico degli pneumatici. Oltre alla lunga curva 1 e ai veloci cambi di direzione della prima parte del giro, anche la curva 11 è molto impegnativa per le gomme. «L’America è un mercato chiave per Pirelli. Quindi siamo davvero felici di tornare a Austin che, oltre ad essere una grande città, è anche un posto fantastico per gareggiare. La pista ha ormai tre anni, per cui dovrebbe offrire teoricamente una maggiore aderenza rispetto agli anni precedenti. Con le gomme medie e soft ci aspettiamo due soste, ma dovremo aspettare le prove libere per confermare le nostre previsioni – ha commentato Paul Hembery, direttore Motorsport Pirelli – Molto dipenderà dalle condizioni atmosferiche. Anche se la gara si svolge nel mese di novembre, sono attese condizioni calde ma variabili: il degrado termico sarà, quindi, un fattore importante. Quanto questo influenzerà il degrado generale e l’usura, e quindi la strategia di gara, alla luce anche della nuova generazione di vetture di quest’anno, lo scopriremo solo lì. Negli anni scorsi si è rivelata sempre vincente una strategia ad una sosta, anche perché la gara arriva relativamente tardi nella stagione, quando ormai la maggior parte delle squadre ha capito come ottenere il massimo dalle gomme». Tags: GP Stati Uniti, Pirelli Continue Reading Previous GP Stati Uniti Formula 1 2014: Pirelli porterà pneumatici soft e mediumNext GP Stati Uniti Formula 1 2014: 1 secondo di differenza tra le due mescole