Vettel

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Ancora un errore, anche in questo caso fatale: per il tedesco della Ferrari non è stata una qualifica soddisfacente.

Sul circuito di Singapore, Sebastian Vettel ha chiuso in terza posizione. Fino a pochi secondi dalla fine, la pole position provvisoria era nelle sue mani, ma un errore nel primo settore ha rovinato gli ha rovinato la festa.

Al di là di quanto accaduto, però, per la scuderia di Maranello si è trattato di un risultato positivo. Marina Bay era stato descritto come un circuito difficile per il team, che però ha messo in tasca un primo e un terzo posto.

L’insoddisfazione di Vettel

Non posso essere completamente soddisfatto del mio Q3, dal momento che non sono riuscito a migliorare nel mio secondo tentativo. Ho commesso un errore nel primo settore e ho capito che non sarei riuscito ad abbassare il tempo, così ho deciso di rientrare ai box”.

Secondo il tedesco, la squadra è riuscita a tirare fuori tutto il potenziale della monoposto. A Singapore, infatti, il team ha portato alcuni aggiornamenti che avrebbero dovuto garantire una maggiore stabilità alla vettura.

Le nuove parti che abbiamo introdotto sulla SF90 questo fine settimana si sono comportate come ci aspettavamo, dal momento che nelle curve non perdiamo più in maniera evidente come accadeva in Ungheria, una pista simile a questa”.

Le sensazioni in vista della gara

Potendo contare su una vettura leggermente più affidabile e strutturata, Vettel si è detto abbastanza positivo per domani. Il tedesco non ha nascosto una punta di preoccupazione dato che, come si diceva, Singapore non è una pista facile per la Ferrari.

Ieri soffrivamo la mancanza di grip all’anteriore, ma questa sera, con l’abbassarsi delle temperature, la situazione è migliorata e anche sotto il profilo del bilanciamento abbiamo fatto dei passi in avanti. La gara sarà lunga e difficile, ma potremmo avere delle occasioni che dovremo essere capaci di sfruttare”.

Per Vettel, quindi, nulla è ancora detto. L’importante, anche per ritrovare fiducia in se stesso, sarà non commettere il minimo errore e dare tutto fino alla fine della gara.