GP Singapore, pagelle: Carlos, la scena è tutta tua

@ Ferrari Press Area
Il grande protagonista del fine settimana del GP di Singapore è stato Carlos Sainz, che ha brillato per velocità ma soprattuto per intelligenza. Mentre Red Bull? Sparita, o quasi.
Questo GP di Singapore sarà ricordato come l’appuntamento in cui (per fortuna degli altri) è stato interrotto uno dei domini più forti di sempre. Sfatando così la famosa profezia di George Russell risalente al Bahrain che voleva Red Bull vincerle tutte. A riuscirci un favoloso Carlos Sainz – perfetto nella guida fin dal venerdì, lucido nei momenti chiave. Grazie allo spagnolo la Ferrari torna così sul gradino più alto del podio dopo oltre un anno dall’ultima volta. E Max Verstappen? L’olandese invece non ha mai potuto ritagliarsi un ruolo di primo piano, limitato da una RB19 difficile con cui avere a che fare.
Carlos Sainz – 10. Il madrileno alla guida della #55 non poteva che non ricevere la votazione più alta. Impeccabile, veloce ma soprattutto intelligente soprattutto sotto pressione. Perché dove non è arrivata la SF23, ci ha pensato lui con un’astuzia degna dei grandi piloti. Verrebbe da dire che questo è stato forse il fine settimana migliore della sua carriera. La mossa del decidere di rallentare per far sì che Lando Norris potesse difendersi dalla Mercedes prendendo il suo DRS e così avvantaggiato sé stesso? Da maestro. Chapeau.
George Russell – 6. Tutto gli si può dire tranne che non ci abbia provato. A volte George ricorda il Max di qualche anno fa. Un talento incredibile che a causa delle scarse opportunità di vincere spesso va oltre. Cito un amico: “Sbaglia ancora un casino”, eppure però la mia idea è che provando a dare il tutto per tutto ci può stare. Se mai si troverà a lottare per un mondiale, migliorerà. Intanto si starà mangiando i gomiti per un errore che poteva portarlo sul gradino più alto del podio. È giusto così, la sufficienza se la merita.
Liam Lawson – 8. Fra i personaggi su cui mettere accanto un segno positivo c’è anche il giovane classe 2002 neozelandese, che alla sua terza gara in Formula 1 mette a segno i suoi due primi punti. Ma non è solo tale risultato ad impressionare. Il fatto che abbia out-qualificato un certo Max Verstappen che se lo ricorderà per un po’.
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Ferrari – 8. In seguito al risultato delle qualifiche il tifoso della Rossa avrà acceso un cero sperando che la squadra potesse portare a casa almeno una vittoria. Ed invece quelli di Maranello l’avevano preparata bene per riuscire a mettere il proprio sigillo su almeno una tappa di un campionato che fin qui è stato difficile. Difficile da digerire soprattutto per quelle che erano le aspettative dell’inizio. Il lavoro a livello di strategia e di sosta ai box è stato ottimo. Peccato solo per Charles Leclerc, penalizzato dalla scelta di un doppio pit stop che gli ha fatto perdere la possibilità di giocarsi il podio.
Mercedes – 7. Ai tedeschi capitanati da Toto Wolff va fatto solo che un plauso. La scelta di fermarsi con entrambe le macchine per montare gomma gialla nuova a una quindicina di giri dalla fine è stata rischiosa. E la verità è che avrebbe pagato se George Russell fosse riuscito a superare la McLaren al primo colpo (e se non fosse stata per l’ingegnosità del ferrarista). Si portano a casa comunque un terzo posto da chi ne podi che ha collezionati ben 196 nella sua vita.
Red Bull – 4,5. Per la primissima volta in questo 2023 a Milton Keynes hanno fatto un passo falso con l’assetto della vettura. Per la prima volta in cinque anni si sono trovati con entrambe le monoposto fuori dal Q3; e se forse l’esclusione di Sergio Perez non fa più notizia, quella di Max sì. Durante la gara il feeling era migliore, ma da una squadra che ha inanellato una striscia di vittorie consecutive da record, è normale che queste cose vengono sottolineate ancora di più. Ciò d’altronde non cambierà le cose, ed in Giappone saranno pronti a tornare come la solita corazzata.