GP Singapore FP3

© McLaren press area

Al termine dell’ultima sessione di libere, Lando Norris si riconferma l’uomo da battere. Sorpresa in negativo da parte della Ferrari, in evidente difficoltà sul giro secco

Le FP3 del GP di Singapore si sono concluse con Lando Norris ancora una volta davanti a tutti. Non poco il vantaggio sugli avversari: basti pensare che Russell, in seconda posizione, si trova  già a ben 5 decimi dal britannico. Male invece Ferrari che, dopo aver dato numerose speranze nella giornata di venerdì, chiude in quinta e sesta posizione, con Leclerc che lamenta una notevole perdita di feeling. Chi invece sembra essere tornato a vita è Max Verstappen, irraggiungibile nella prima metà della sessione con gomma media e quarto con gomma soft.

Verstappen torna a vita

La sessione prende il via con qualche minuto di ritardo, vititma di una bandiera rossa causata dalla presenza di un varano sulla pista. Al termine dei primi crono effettuati con gomma gialla, è Max Verstappen a mettersi davanti a tutti in 1.31.631, seguito dal compagno di squadra Sergio Perez. Tutti i top team sono vicini con i tempi, tuttavia nessuno riesce ad attaccare il miglior giro dell’olandese. Il primo a riuscirsi è Leclerc, in 1.31.535, a conferma di una monoposto ben bilanciata. McLaren segue mentre Mercedes si mostra maggiormente vulnerabile, con Russell vittima di qualche lungo e Hamilton leggermente disperso. Bene anche Williams, che centra la top 10.

A 18 minuti dalla fine delle FP3 del GP di Singapore, Russell dà il via alla simulazione di qualifica con gomma rossa, fermando il cronometro a 1.30.125, un secondo e quattro decimi più veloce rispetto al secondo. A fare il miracolo ci pensa Norris, con uno straordinario 1.29.646, che rimarrà intoccabile fino alla fine della sessione.

Completa il podio Piastri, andando a confermare ancora una volta la superiorità del team papaya. Verstappen fa segnare il quarto tempo, vittima forse di una Red Bull non ancora al top. Hamilton fatica a trovare il giro mentre ancora una volta la Williams si conferma in grandissima forma, con Albon ottavo e Colapinto nono. Chiude i primi dieci Fernando Alonso.

Ferrari, cosa succede?

Chi invece si ritrova inaspettatamente in difficoltà è la scuderia di Maranello. I due Ferrari si piazzano a un secondo dalla vetta, con Leclerc che precede Sainz. In particolare il monegasco lamenta un’improvvisa perdita di feeling e di grip, forse a seguito di un cambio di setup non ottimale. I piloti del cavallino rientrano ai box per tentare di trovare una soluzione a cinque minuti dal termine della sessione. Tuttavia migliorano solo di pochi centesimi il loro crono, andando in qualifica con tanti dubbi e incognite.

Rispetto alla giornata di ieri peggiorate sia Aston Martin, con Stroll precipitato in diciottesima piazza, e la Visa Cash App RB, con entrambi i piloti fuori dalla top dieci. Soffre ancora tanto l’Alpine, che sembra non trovare soluzione alle lacune presenti sulla monoposto. Nella prima metà della sessione Gasly, vittima di sottosterzo, ha rischiato di finire nelle barriere. Perez torna invece nelle retrovie dopo un buon weekend a Baku, dove si è giocato il podio. Chiudono la classifica le due Kick Sauber.

Di: Lavinia Masciocchi