GP Portogallo, la conferenza dei top team

Credits: Ferrari Press Area

Nel giovedì di apertura del weekend portoghese, osservati speciali sono stati i tre top team, a cui sono state poste domande molto differenziate

Dalle due Frecce d’Argento ai due piloti della Rossa, si sono susseguite domande molto differenziate tra i tre top team in occasione del GP del Portogallo. Nel caso della Mercedes, i giornalisti si sono concentrati prevalentemente sulle performance del team, lasciando spazio per l’analisi del circuito e le difficoltà del team nelle conferenze di Red Bull e Ferrari.

MERCEDES INTERROGATE SUL GAP CON GLI ALTRI TEAM

Al centro delle interviste sottoposte ai piloti delle Frecce d’Argento, è stato innanzitutto il gap di distacco tra Mercedes e gli altri team. La scuderia tedesca, infatti, potrebbe conquistare la settima vittoria consecutiva proprio sul suolo portoghese. Interrogati su questo argomento, entrambi i piloti si sono detti molto orgogliosi di poter provare a raggiungere un risultato di questo tipo, derivante dal duro lavoro portato avanti dalla scuderia.

Dal canto suo, Hamilton ha dichiarato: “La competizione quest’anno è stata un po’ diversa, sicuramente. Penso che abbiamo compiuto un grande passo in avanti, soprattutto con il lavoro compiuto durante l’inverno. Abbiamo lavorato in tante diverse direzioni, io e Valtteri abbiamo spinto la macchina fino al suo limite negli ultimi anni […]. Ma il team ha messo insieme un incredibile design e degli strumenti molto importanti, come il DAS. Anche se non potremo più usarlo, troveremo un’altra idea geniale da proporre l’anno prossimo“.

Rimanendo in tema di competitività delle due Frecce d’Argento, la domanda più interessante che è stata posta ai due piloti Mercedes è stata posta a Valtteri. Al finlandese, infatti, è stato chiesto se – dopo il record eguagliato da Lewis nel corso dello scorso GP – abbia mai visto il compagno di squadra come un benchmark di riferimento. Bottas ha risposto: “Il fatto che abbia eguagliato il record di Michael è sicuramente impressionante. Io, chiaramente, come pilota cerco di fare in modo che Lewis non riesca a infrangere qualsiasi record, ma Lewis è stato molto costante. Ha avuto veramente pochi weekend negativi. Quindi si merita tutto il successo che si sta guadagnando“.

LA CONFERENZA DEI DUE PILOTI RED BULL

Domanda più tecnica è stata posta invece al pilota della Red Bull, Alex Albon. In particolare, proprio perché è stato uno dei pochi piloti ad aver già affrontato il circuito del GP del Portogallo: “È un bel circuito. Ricordo la prima volta che sono venuto qui: ci avevano squalificati perché, pur avendo fatto la pole, non avevo abbastanza benzina nella monoposto. Ma tutto sommato è stato un buon weekend. Tuttavia penso che la caratteristica principale della pista sia la configurazione, l’elevazione. […] Non penso sia normale andare a 200 all’ora e non vedere la curva. È una cosa che lo rende molto particolare“.

Della stessa opinione si è detto il compagno di squadra Max Verstappen, che lo ha descritto come un circuito divertente, su cui non vede l’ora di scendere in pista. All’olandese, ormai identificato come l’unico in grado di dar fastidio alle Mercedes, durante la conferenza dei top team è stato chiesto di esprimere i suoi pronostici sul GP, in particolare cercando di capire se sarò ancora in grado di sfidarle.

In Germania era molto freddo, sicuramente, ma era un circuito su cui non eravamo mai stati. La stessa cosa qui, quindi penso che dovremmo cercare di capire quanto possiamo essere competitivi. Ma il bilanciamento della macchina c’è e penso che sia anche più adeguata al tracciato, per cui sono positivo. Avere queste sensazioni è sempre un’ottima sensazione“.

IL FOCUS DEI PILOTI FERRARI

Per quanto riguarda i piloti Ferrari, dopo una breve discussione sulle classifiche dei circuiti preferiti di Charles e Sebastian, le interviste si sono aperte su Leclerc. Al monegasco, che l’anno scorso è stato protagonista di una performance eccezionale e migliore rispetto a quest’anno, è stato chiesto di fare un paragone tra le due stagioni.

Per quanto mi riguarda, ho cambiato un po’ l’approccio. Forse non mi fa andare più veloce, ma sono sicuro di dare il 100% durante ciascuna sessione. L’anno scorso me la prendevo un po’ più comoda nelle libere e spingevo in qualifica, ma non riuscivo a mettere insieme il giro. Quest’anno dò il meglio dalle libere alla gara, e ho trovato un lato positivo in questo. Sto migliorando“.

Un po’ più pungente la domanda per Sebastian, al quale è stato chiesto di definire le motivazioni per cui non è riuscito a tirare fuori il potenziale dalla monoposto: “Beh penso che sicuramente quest’anno la macchina non sia facile da guidare. Penso che anche Charles condivida l’opinione, quindi non è sempre facile. Sai di dover affrontare la stagione in modo diverso, è una storia d’amore diversa rispetto a quella dell’anno scorso. Ma rispetto tutto il lavoro che è stato fatto, anche per me. Non è stato il più facile degli anni, ma continuerò a dare il massimo fino alla fine“.