GP Monaco FP3 Verstappen

© Twitter, Oracle Red Bull Racing

Sul circuito di Monaco sono le due Red Bull a dettare il passo nel corso delle FP3; problemi invece sulla monoposto di Leclerc

Sabato di sole a Montecarlo. Sessanta minuti di fuoco prima di entrare nel vivo dell’azione in pista, che oggi pomeriggio vedrà team e piloti impegnati in quella che forse è la qualifica più importante del calendario. Alla vigilia del GP di Monaco, al termine delle FP3, le due Red Bull di Max Verstappen e Sergio Perez hanno siglato i crono più veloci, con il miglior tempo di Verstappen chiuso in 1:12:776.

LOTTA AL GIRO PIÙ VELOCE

Le prime battute della FP3 andata in scena questa mattina sono state caratterizzate da una scarsa attività in pista, accesa in primis dalla bandiera gialla causata da Esteban Ocon. Il pilota della Alpine ha dovuto fermare la sua monoposto subito dopo essere entrato nel tunnel, in una posizione scomoda per gli altri piloti impegnati sul tracciato. Ocon ha riscontrato qualche difficoltà nell’innescare la prima marcia e nel ripartire; dopo un paio di tentativi, ha rimesso in pista la propria vettura, venendo richiamato ai box dal team per verificare il corretto funzionamento di tutte le componenti.

Una volta rientrata la bandiera gialla, si è entrati nel vivo della terza sessione di prove libere. Su una pista piuttosto scivolosa rispetto alla giornata di ieri, la prima mezz’ora di FP3 ha visto subito la Red Bull dettare il passo. Dopo il primo tempo di Sergio Perez, Max Verstappen ha imposto il proprio imprendibile passo segnando un crono di 1:13.794 e soffiando la prima posizione al compagno di scuderia con un vantaggio di mezzo secondo.

A rimanere sul passo della scuderia austriaca è stata solo la Aston Martin, che già nella giornata di ieri ha dimostrato di essere molto competitiva su questo circuito. Fernando Alonso ha siglato un crono più veloce rispetto all’olandese, piazzandosi in prima posizione a soli 9 centesimi. Lavoro in fotocopia rispetto alla prima e seconda sessione anche in casa Ferrari. Carlos Sainz è apparso leggermente più a suo agio rispetto a Charles Leclerc, anche se entrambi sono stati protagonisti di piccole sbavature.

Lo spagnolo ha urtato violentemente contro il cordolo, perdendo di fatto secondi importanti per migliorare il proprio crono. Il monegasco, invece, ha chiesto alcuni controlli al team dopo aver colpito con la posteriore una delle barriere  posizionate su una delle curve più insidiose del tracciato di Montecarlo. Qualche errorino ripreso anche per Max Verstappen, che è apparso subito on fire e ha preso più di qualche rischio per mantenere la leadership di queste FP3, lasciando presagire una qualifica molto combattuta.

FP3 NEL SEGNO DELLE RED BULL

Gli ultimi trenta minuti si sono aperti con un team radio particolare di Leclerc che, come già indicato ieri, ha chiesto al team di verificare se fosse tutto okay sulla monoposto, che risulta “saltellare” in modo piuttosto consistente su alcune zone del tracciato. Il monegasco ha sottolineato di “non avere il controllo della vettura” nella zona delle piscine, chiedendo al team di sostituire la macchina, che è apparsa fondamentalmente inguidabile.

Per quanto riguarda l’attività in pista degli altri team, a venti minuti dalla chiusura delle FP3 i piloti hanno iniziato a provare un altro set di gomme morbide. Con questo assetto, sorprendenti sono state le prestazioni di Pierre Gasly, in sesta posizione, e di Valtteri Bottas e Ale Albon, rispettivamente nono e decimo, anche se a un secondo dal leader della classifica. Piuttosto anonima la prestazione di Mercedes: la scuderia tedesca, che su questo tracciato porta consistenti modifiche alla monoposto, non è stata protagonista di grandi performance, rimanendo sempre a più o meno un secondo dalla testa.

A chiusura delle FP3 del GP di Monaco, negli ultimi quindici minuti, le prestazioni si sono leggermente alzate, sia per le condizioni della pista che per il grande traffico in pista. Con queste condizioni sono stati differenti i piloti ad andare lunghi in diverse occasioni e a sfiorare le barriere. Proprio a dieci minuti dalla fine, Kevin Magnussen è stato autore di un lungo che si è poi trasformato in un ritiro per il pilota della Haas. Una situazione che ha impedito a diversi piloti di chiudere il proprio giro e obbligando i commissari di gara a dichiarare regime di Virtual Safety Car.

Dopo aver ripreso l’attività in pista, a pochi minuti dal termine è stato Lewis Hamilton ha generare regime di bandiera rossa. Il pilota britannico è andato lungo e ha impattato contro le barriere, danneggiando l’alettone anteriore della monoposto. La sessione è quindi finita sotto bandiera rossa, registrando i seguenti crono:

  1. Max Verstappen
  2. Sergio Perez
  3. Lance Stroll
  4. Carlos Sainz
  5. Lando Norris
  6. Pierre Gasly
  7. Charles Leclerc
  8. Lewis Hamilton
  9. Esteban Ocon
  10. Valtteri Bottas
  11. George Russell
  12. Keving Magnussen
  13. Nico Hulkenberg
  14. Fernando Alonso
  15. Yuki Tsunoda
  16. Zhou Guanyu
  17. Logan Sargeant
  18. Alexander Albon
  19. Oscar Piastri
  20. Nyck DeVries