GP-Miami-conferenza

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La Formula 1 riparte dalla Florida con il primo GP americano a Miami. Questo weekend ci sarà la Sprint Race e tante novità

La Formula 1 sbarca in America per il primo appuntamento della stagione: il GP di Miami. Il tracciato, inaugurato nel 2022, ospiterà la Sprint Race e poi la gara di domenica. Si tratta di un grandioso circuito cittadino molto veloce: un misto tra Baku e Jeddah. Nel corso del weekend la Ferrari sfoggerà la sua livrea del tutto unica con l’azzurro La Plata. Ecco cosa hanno detto i piloti nel corso della conferenza stampa di oggi.

Lewis Hamilton, Mercedes

Relativamente alla grande notizia della settimana, nonché l’addio di Newey alla Red Bull, Hamilton ha detto: Mi piacerebbe moltissimo lavorare con Newey alla Ferrari, ha fatto un lavoro straordinario nella sua carriera. Sarebbe un acquisto straordinario. Quanto alla gara a Miami, abbiamo fatto passi avanti e speriamo possa essere un buon weekend

I rumors sulla possibilità che sia stato proprio Hamilton a richiedere espressamente di avere Newey in Ferrari hanno portato il sette volte campione del mondo a rispondere così: “Sono tutte conversazioni private, ma se dovessi fare una lista di persone con cui vorrei lavorare, lui sarebbe in cima. Quando sono entrato in McLaren la macchina era un’evoluzione del suo lavoro, per cui mi sentivo un privilegiato. […] Ogni team sarebbe fortunato nel lavorare con lui

Parlo spesso con Vasseur e Elkann ma non ho un contatto diretto con il team Ferrari, anche perché sono concentrato a come batterli in pista in questa stagione”. Alla domanda se l’essere una celebrità lo abbia portato a perdere la sua spontaneità, ha risposto: “L’essere una celebrità? Non è sempre come può sembrare dall’esterno. Io la considero come una piattaforma che permette di fare anche del bene e motivare i più giovani a raggiungere i loro sogni”.

Sergio Perez, Red Bull

Sull’addio di Newey non si poteva non chiedere il parere di Sergio Perez, il numero due della Red Bull. Newey? Non è il massimo quando una figura così va via. Poi è anche un amico. Ma quando passi 20 anni nello stesso posto, è anche normale cercare altri stimoli, ma la Red Bull può guardare avanti con ottimismo. Succede nei gradi team, Horner ha fatto un ottimo lavoro nel preparaci alla prossima generezione”.

E’ innegabile che la Red Bull stia attraversando un periodo di crisi: prima l’Horner-gate, poi l’addio di Newey e i conflitti all’interno del team con protagonista il padre di Max Verstappen… Al messicano viene chiesto se tutto ciò abbia influenzato il team intero e le sue prestazioni:Tutti siamo talmente impegnati nel team per un’altra stagione straordinaria e il futuro sembra roseo. Normale che ci possa essere qualche cambiamento ma l’organizzazione è forte e non vedo altre novità in vista. Newey ha contributo tanto alla filosofia Red Bull e avrà di sicuro un grosso impatto dove andrà. E’ più di un progettista, può avere un’influenza diretta sul weekend di gara. Ma chiaramente c’è sempre bisogno attorno di un griuppo importante”