Gran Premio Messico GP Messico. Ferrari, Arrivabene: «Una lezione di umiltà» 2 Novembre 2015 Eleonora Ottonello © Ferrari Press Area Il ritorno in Messico della Ferrari trasforma la domenica del Cavallino Rampante in una giornata nera. La Rossa, per la prima volta dall’inizio della stagione, non riesce a portare a casa nemmeno un punto e Maurizio Arrivabene, il Team Principal della Ferrari, deve fare i conti col primo e doppio KO della stagione dove sia Sebastian Vettel sia Kimi Raikkonen sono stati costretti a lasciare la corsa anticipatamente. In assoluto il peggior fine settimana della stagione per la Ferrari. «È stata una lezione di umiltà. Oggi siamo finiti per terra. Per diventare grandi bisogna toccare il cielo con un dito, ma poi bisogna tornare sulla terra – ha commentato a caldo il Team Principal della Ferrari, Maurizio Arrivabene – La squadra quest’anno c’è: siamo in Formula 1 e queste cose possono capitare, ma il team ha dimostrato di essere in giornata già ieri con il cambio di motore fatto sulla monoposto di Raikkonen. I ragazzi hanno lavorato anche questa notte finché ce l’hanno permesso. Oggi i piloti hanno avuto più problemi di quello che dovevano. Dobbiamo partire da qui per andar avanti. Oggi abbiamo imparato cosa non dobbiamo fare ma è stato un peccato perché le nostre macchine andavano veramente molto forte: basta guardare i tempi sul giro».Anche se Vettel si è scusato via radio per il doppio errore alla curva 7, Arrivabene ha le idee chiare: «Nessuno deve chiedere scusa a qualcuno. Corriamo assieme, siamo nella stessa squadra sia nella vittoria che nella sconfitta». Tags: 2015, GP Messico, Maurizio Arrivabene, Scuderia Ferrari Continue ReadingPrevious GP Messico, Ferrari: gara segnata dal doppio KO di Vettel e RaikkonenNext Gp del Messico e Ferrari, la faccia triste dell’America: Le nostre pagelle