GP Italia, Gasly: “Ecco perché ho sperato in un errore di Ricciardo”

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Credits: @AlphaTauriF1 Twitter

La safety car conclusiva del GP d’Italia ha rappresentato un sollievo per Gasly il quale ha speso buona parte della gara dietro a Ricciardo. Il francese rivela che probabilmente avrà incubi sull’ala posteriore dell’australiano

Il GP d’Italia si conclude con l’amaro in bocca per molti, tuttavia per Gasly è quasi un sollievo realizzare che Ricciardo aveva avuto problemi al motore. Il francese aveva concluso le qualifiche in bellezza posizionandosi quinto sulla griglia a fronte delle penalità scontate dai piloti degli altri team. Buona parte della gara si è però svolta dietro la McLaren di Daniel Ricciardo, tant’è che il pilota dell’Alpha Tauri ha dichiarato:” Non mentirò, penso che probabilmente avrò gli incubi sull’ala posteriore di Ricciardo per un paio di giorni, visto che ho speso così tanto tempo dietro di lui”.

Gasly era profondamente frustrato per non essere riuscito a superare l’australiano ammettendo che era quasi una lotta contro se stesso. Stavo diventando pazzo sotto a quel casco. Ero furioso. Ho provato a mettergli pressione a tutti i costi affinché facesse un errore“, ha aggiunto. Ecco che dunque il suo “desiderio” si è avverato quando al giro 47 su 53, l’australiano ha problemi al motore ed è costretto a ritirarsi nonostante l’ottima gara. Il francese conclude dunque in ottava posizione rientrando in zona punti per la seconda volta dopo il nono posto di Spa.

L’opinione di Gasly sulla Safety Car

La conclusione della gara in regime di Safety Car ha suscitato opinioni alquanto contrastanti. Da una parte Mattia Binotto critica la federazione per non aver fatto rientrare la SC, dall’altra Toto Wolff, ricordando quanto accaduto ad Abu Dhabi, ritiene che siano state rispettate le regole. Chi ha ragione? Dipende sempre da che punto di vista si guarda alla questione. Fatto sta che è stata sicuramente un’occasione perduta per la Ferrari di Leclerc  o magari anche per Sainz che sarebbe potuto salire sul podio.

Quanto alla FIA, questa ritiene che la sicurezza dell’operazione venga prima di tutto. Pertanto, controbatte affermando che sono state rispettate le procedure concordate tra i concorrenti e la federazione. Inoltre, quest’ultima si è espressa a riguardo dichiarando: “Sebbene abbiamo compiuto ogni sforzo per recuperare rapidamente l’auto n. 3 [Ricciardo] e riprendere a correre, la situazione si è sviluppata e i commissari non sono stati in grado di mettere l’auto in folle e spingerla nella via di fuga”.

Nonostante il rientro della SC prima della fine della gara avrebbe potuto regalare emozioni e scintille, Gasly fa un bilancio per sé.  Ragionando in un’ottica puramente egoistica, il francese c’ha guadagnato più che perso in quanto Lando Norris davanti a lui aveva le soft nuove, mentre lui le hard. Allo stesso tempo, però, il francese afferma: “So che se avessero fatto ricominciare la gara, ci sarebbero state scintille conoscendo i ragazzi davanti e sapendo quanto sia importante per una Ferrari vincere a Monza”.