GP Giappone, Wolff: “Capisco le lamentele di Hamilton”

Credits: Press Area Mercedes AMG Petronas
I sei titoli Mondiali non sono bastati a soddisfare il pilota britannico che, dopo la gara di Suzuka, non ha risparmiato le sue critiche alla strategia decisa dal team.
Lewis Hamilton non ci sta a fare da supporto al compagno di squadra e dopo aver chiuso in terza posizione non risparmia certo i commenti sulla decisione della scuderia. Una reazione che secondo Toto Wolff è del tutto normale e va indubbiamente compresa.
Rispondendo alla strategia scelta dalla Mercedes, infatti, il Campione britannico non è stato in grado di combattere con Valtteri Bottas per la vittoria. Forse Hamilton avrebbe voluto assicurarsi l’ennesimo Titolo Mondiale di gran carriera, chiudendo sul gradino più alto del podio. Da questo, quindi deriverebbe la sua inevitabile frustrazione.
UNA STRATEGIA CHE FA DISCUTERE
Quello che è andato in scena ieri durante il Gran Premio del Giappone non è stato altro che un semplice gioco di squadra. La differenza? A essere favorito è stato Bottas. Il finlandese, infatti, è stato il primo della coppia Mercedes a essere richiamato ai box: in questo modo tutto il vantaggio su Hamilton è stato automaticamente perso, con la possibilità però di riacquistarlo una volta che anche il britannico si fosse fermato.
Si è trattato di una strategia già discussa prima dell’inizio della gara, che però a Hamilton non è proprio andata a genio. Una reazione che però il boss della Mercedes ha giustificato e compreso, pur sottolineando come la strategia fosse stata ritenuta necessaria.
“Tutti i grandi piloti sono infastiditi quando non possono vincere, quindi è tutto normale. È successo alla partenza, Valtteri era al comando e Lewis era terzo o quarto: questo è stato il momento in cui è stata decisa la gara”.
PER WOLFF UN WEEKEND DIFFICILE
Al di là delle lamentele avanzate dall’inglese, Wolff non ha tratto un bilancio particolarmente positivo dalla gara giapponese. Bottas ha regalato un lampo di luce alla Mercedes, non del tutto convinta della buona riuscita della gara dopo una prima fila completamente tinta di rosso.
“Penso che Valtteri sia un pilota molto intelligente. Sta lavorando sulle sue debolezze e diventa sempre più forte. Non ho dubbi che ogni anno passato in Mercedes lo aiuti a migliorare sempre di più”.
Ma il risultato finale a Suzuka è stato un 1-3 a cui la Mercedes si era forse disabituata. Un piazzamento fuori dagli schemi per la scuderia, ma che le ha permesso di conquistare il sesto Mondiale Costruttori consecutivo.
“Nel complesso è stato un weekend difficile. Abbiamo fatto una qualifica davvero molto brutta: arrivare in cima alla classifica e vincere i titoli contro ogni previsione mi ha lasciato un pò sopraffatto”.