Gp Germania 2019, Charles Leclerc: “È un peccato e chiedo scusa al team e ai tifosi”
Le prove libere sul tracciato di Hockenheim ci avevano consegnato una Ferrari in gran spolvero, in grado di poter fare un sol boccone delle Mercedes. Ma l’affidabilità ha giocato un brutto scherzo ed in qualifica Sebastian Vettel si è fermato già in Q1, Charles Leclerc non ha girato in Q3. Ma le cose sono iniziate a girare bene in gara, con Leclerc che in pochi giri si è portato a ridosso dei primi, grazie anche ad un’ azzeccata strategia.
Poi però cosi come l’anno scorso, sui nostri teleschermi è apparsa l’immagine di una Rossa in barriera, proprio quella di Leclerc, avvolta dai cartelloni della Mercedes, ironia della sorte, in curva 17. Un errore sicuramente perdonabile, considerando le vittime illustri mietute da quel tratto di pista, ma che ha allontanato ancora una volta quella fatidica prima vittoria, tanto vicina dopo delle libere cosi promettenti. Queste le parole di Charles Leclerc, come al solito freddo e lucido nella sua analisi.
“Il mio weekend è finito in maniera deludente. Dopo una buona partenza, siamo riusciti a rimontare nonostante le condizioni molto difficili. Il team aveva fatto un ottimo lavoro a livello di strategia e mettendomi in seconda posizione, in condizione di potermi giocare anche la vittoria. Poi, sfortunatamente, ho commesso un errore in curva 16 e ho perso il controllo, sono finito contro le barriere e la mia gara si è conclusa lì. È un peccato e chiedo scusa al team e ai tifosi. Sebastian, al contrario, ha fatto un lavoro incredibile oggi e si è strameritato il risultato che ha ottenuto. La nostra vettura e il livello della nostra prestazione è stato elevato per l’intero weekend sia in condizioni di asciutto che di bagnato, e questo è senza dubbio positivo. Dobbiamo rimanere concentrati e tornare in pista per dare il meglio già la prossima settimana in Ungheria.”
Ai microfoni di Sky, il giovane pilota Ferrari, ammettendo comunque le sue colpe, si era anche lamentato di quel lembo d’asfalto ai margini dell’ultima curva, perchè troppo scivoloso, “Era come guidare sul ghiaccio”. Effettivamente in quel punto tanti sono stati gli errori. Come i piloti mettevano una gomma li, perdevano il controllo del mezzo. E’ anche vero però che alla fine quella striscia d’asfalto non fa parte della pista e i piloti non sono tenuti a passarci. Nei cittadini con i muri, come si fa…?