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Credits: Ferrari Press Area

La Formula Uno approda al Nurburgring, per la prima volta dopo 7 anni, ancora fresca dell’annuncio dell’addio della Honda

Una notizia che ha turbato la quiete non solo in casa Red Bull, ma nell’intero Circus, che spera in una soluzione per il team di lattine energetiche tale da convincerlo a restare in vista del 2022. Diamo quindi la priorità alle parole di Max Verstappen, il diretto interessato dalla scelta scioccante del motorista nipponico di abbandonare al termine della prossima stagione. “È stato un brutto colpo – ha confessato Max – e ovviamente l’ho saputo prima della diffusione pubblica della notizia. Non ci potevo fare nulla, ciò che è deciso è deciso. Ovviamente è un peccato, ma era nell’aria una decisione del genere. Però mi fido della Honda e i nostri obiettivi non cambiano per il restante periodo in cui saremo insieme. Sono certo che spingeranno al massimo per tutto il finale di questa stagione e non vedo l’ora di assaporare il nuovo motore del prossimo anno. Ci impegneremo al massimo fino al termine della partnership”.

Sul post-2021, Verstappen non si sbilancia, ma c’è chi sussurra che a questo punto lui sia libero: “Non voglio pensarci – ha tagliato corto Max – Lo vedremo quando sarà il momento. Mi focalizzo solo sulla restante parte del 2020 e sul 2021. Spero solo di avere un motore per l’anno dopo, altrimenti dovrò fare come Fred Flinstone, il che sarebbe abbastanza impegnativo fisicamente…”.

VETTEL PROIETTATO ALL’ASTON MARTIN

Vigilia intensa anche per Sebastian Vettel: il ritorno al Nurburgring porta con sé vecchi ricordi per il talento di Heppenheim – vincitore qui nel 2013 su Red Bull -, ma c’è anche dell’altro. L’Aston Martin che si avvicina e il probabile approdo del connazionale Mick Schumacher in Formula Uno da titolare rappresentano temi di interesse per Sebastian, che a livello di performance non prevede nulla di nuovo: “Abbiamo delle novità aerodinamiche, ma non pensate che faremo passi avanti enormi. È bello tornare qui al Nurburgring, una felice sorpresa di questo pazzo calendario. Guidai qui la prima volta a 17 anni, su una macchina stradale che massacrai al punto da ritrovarmi senza freni…”.

Vettel ha poi ammesso di avere delle azioni di Aston Martin (“Ma non vi svelo quante sono”) e si è poi soffermato sul connazionale Mick, in procinto di debuttare domani sull’Alfa Romeo in vista di un 2021 da titolare: “Merita la sua opportunità – ha sottolineato Seb – ma non solo per le libere, anche per una stagione intera. Il prossimo anno potrebbe trovarsi con Kimi e credo che formerebbero una bella coppia, potrebbero imparare molto reciprocamente”.

Più proiettato sul presente Charles Leclerc, che ripone speranze sugli aggiornamenti alla SF1000: “È positivo arrivare qui con delle novità. Abbiamo analizzato i punti deboli nell’ultima pausa, quindi stiamo lavorando gradualmente per migliorare la situazione. Già in Russia abbiamo fatto un piccolo passo avanti: dobbiamo procedere così. Mi aspetto un weekend difficile, farà freddo e noi in queste condizioni soffriamo. In particolare, mi aspetto difficoltà nella gestione delle gomme: metterle nella giusta finestra sarà dura, ma questo rende la sfida più eccitante”.

HAMILTON AMBIENTALISTA

Per Lewis Hamilton il record delle 91 vittorie, da condividere con Michael Schumacher, potrebbe arrivare proprio su una delle piste più amate dal Kaiser. Eppure il britannico tende a dribblare qualsiasi discorso legato alle prestazioni sportive – poco da argomentare, del resto, sull’egemonia Mercedes – preferendo trattare del Covid-19 (è emerso un positivo all’interno del team) e della nuova pista di Rio de Janeiro, che potrebbe inserirsi in luogo di Interlagos nel calendario iridato.

“Dispiace constatare che ci sia un ragazzo positivo tra i membri del team – ha commentato Hamilton – Noi lavoriamo in sicurezza ma purtroppo queste cose possono accadere. L’importante è tenere alto il livello di guardia e capire che il virus non se n’è andato: dobbiamo ancora tenere le distanze e portare le mascherine. Rio? Quello che a me interessa è che la costruzione del nuovo autodromo non comporti l’abbattimento di alberi. Ma sono contrario, in generale, alla costruzione di nuove piste. Ne abbiamo già molte di interessanti nel mondo e a Interlagos ero molto legato”