Gp d’Italia. Le pagelle

hamilton-gp ItaliaEcco le pagelle del Gp d’Italia, gara di casa della Ferrari ma che ha visto la Rossa particolarmente deludente dato che Alonso si è ritirato e Raikkonen ha concluso al nono posto. Grande rivincita di Hamilton, Gp interlocutorio da parte di Rosberg. Vediamo, attraverso le pagelle, chi è andato bene e chi andato male.

Sebastian Vettel: voto 7. Fa una gara dignitosa, a tratti bella. Resta a lungo davanti alcune vetture motorizzate Mercedes e questo, a Monza, è già un mezzo miracolo. Poi, però, la squadra sceglie per lui una strategia strana che lo costringe, nel finale, a crollare. E a finire ancora una volta dietro Ricciardo.

Daniel Ricciardo: voto 8. Un animale da gara. Al di là dei problemi avuti durante le libere e che hanno influito anche durante le sue qualifiche, Ricciardo sembra essere “solo” un pilota buono in prova e un fenomeno durante la gara. L’esatto opposto di quello che succedeva alla Toro Rosso. Chirurgico nei sorpassi. Spietato e deciso.

Nico Rosberg: voto 6. C’è pure chi si chiede: lo ha fatto apposta o no? Qualsiasi sia la risposta, il voto che merita è sempre 6. I dati cronometrici sono spietati. Nico è stato sempre più lento di Hamilton e non è riuscito ad approfittare del black out dell’inglese in partenza e ha perso, giro dopo giro, un tesoretto di ben 4” sul suo rivale. Quando avviene il secondo errore, Lewis era a meno di un secondo, zona DRS. Se poi Nico ha fatto quell’errore apposta per, chissà quale logica, tanto peggio. Vincerà anche il mondiale ma, non giriamoci attorno, è più lento di Hamilton.

Lewis Hamilton: voto 10. Un problema al software durante la partenza sembra rovinargli anche questa gara. Invece l’inglese risponde a questi problemi con un ritmo martellante che, quest’anno a Monza, solo lui poteva tenere. Anche Rosberg prova a tenere lo stesso ritmo ma rimane schiacciato dalla pressione crescente di Hamilton o da chissà quale magagna interna alla Mercedes. Gara maiuscola, nonostante la partenza disastrosa. Ci ha dato un pò di spettacolo in più del previsto.

Fernando Alonso: voto 7. Fin quando la Ferrari lo tiene in pista lui, come si dice nel mondo del calcio, lancia il cuore oltre l’ostacolo ad ogni giro, sebbene con pochi risultati. Poi, invece, l’ERS Ferrari decide di abbandonarlo in fondo alla prima variante, proprio come gli successe nel lontano 2006, quando, quel giorno a Monza, vinse Schumi con la Ferrari e Alonso vinse, a fine stagione, il mondiale con la Renault. Giorni lontani per Alonso, la Ferrari e Schumi che speriamo tutti torni presto in forma.

Kimi Raikkonen: voto 6. So che può sembrare strano dare un 6 a uno che arriva nono. Ma la verità è che Raikkonen ha fatto il suo compitino e, non è che forzando di più potesse ottenere chissà cos’altro. Si tratta di una triste verità, però ci piacerebbe lo stesso vedere Kimi lottare un pò di più e andare oltre ai limiti deprimenti della Ferrari che conduce.

Romain Grosjean: voto 4. Inizia con una partenza disastrosa che lo relega in ultima posizione, continua con una gara deprimente. Non crede più nella vettura e nella squadra e non vede l’ora che questa stagione finisca.

Pastor Maldonado: voto 5. A differenza del compagno di squadra fa un’ottima partenza. Battaglia con le Sauber ma poi sbatte contro il muro delle Toro Rosso e lì capisce che non può andare oltre. Stranamente saggio e realista.

Jenson Button: voto 7. Alla fine dice di non essere soddisfatto. C’è da credergli. Nonostante una bella gara in cui Button ha dato lezioni di pulizia di guida e intelligenza, è mancato nei duelli, nei corpo a corpo. Li ha persi quasi tutti e alla fine si ritrova ottavo. Certo, la sua McLaren sembrava un pò in difficoltà nei rettilinei, ma forse poteva finire lo stesso un pò più in alto nella classifica del Gp d’Italia se avesse avuto un pizzico di quella grinta che possiede Magnussen.

Kevin Magnussen: voto 6. Non sembra abbia appreso niente dalla penalizzazione di Spa. Ci ricasca con una manovra spiacevole ai danni di Bottas. Però, al di là di questo, la sua gara è stata bella. Ottima partenza e poi una gara col coltello tra i denti per difendere le posizioni. Ha un modo di di difendersi stile piloti “anni ’90”: aspetta fino all’ultimo secondo e poi si sposta in posizione difensiva quando l’avversario ha già deciso il punto di attacco. Solo Ricciardo lo ripaga con la stessa moneta sorpassandolo all’ultimissimo secondo, quando il danese non poteva più reagire.

Felipe Massa: voto 9. Forse non ha lo spunto velocistico che ha adesso Bottas ma Felipe dimostra che, quando non viene bersagliato dalla sfiga, è ancora in grado di tirare fuori grandi gare come questa. Bello il podio di Felipe, bella la sua gara, belle le sue parole sul podio.

Valtteri Bottas: voto 7. Sbaglia completamente la partenza e rovina il suo Gp. Poteva essere protagonista qui a Monza. Tuttavia il finnico non si demoralizza e si lancia in una rimonta fantastica che trova un parziale stop solo quando incontra quel “cagnaccio” di Kevin Magnussen. Peccato. Gara-partenza a parte-convincente.

Nico Hulkenberg: voto 5; Sergio Perez: voto 7; Esteban Gutierrez: voto 2; Adrian Sutil: voto 5; Jean Eric Vergne: voto 5; Danil Kvyat: voto 7; Jules Bianchi: voto 5; Max Chilton: voto 3; Kamui Kobayashi: voto 6; Marcus Ericsson: voto 4.