GP di Silverstone: biglietti rimborsati in caso di annullamento

Silverstone

Credit: Twitter ufficiale Circuito di Silverstone

La gara britannica è una di quelle che, fino a ora non sembrano subire gli effetti del coronavirus, anche se gli organizzatori stanno valutando delle soluzioni nel caso in cui anche il weekend inglese venga rimandato.

La Formula 1 è ormai completamente in stato di allerta per via dell’emergenza sanitaria che sta colpendo gran parte delle nazioni coinvolte nel mondiale. Quest’ultimo, il 19 luglio, dovrebbe fare tappa in Gran Bretagna, per il Gran Premio di Silverstone. Per ora sembra che l’appuntamento non sia soggetto a rinvii o cancellazioni, anche se nulla è ancora detto con certezza.

A tal proposito gli organizzatori della gara stanno valutando diverse opzioni in vista di un suo possibile annullamento. Tra queste, quella che più ha fatto piacere agli appassionati è la possibilità di essere rimborsati. È stata infatti valutata l’idea di permettere loro un rimborso completo dei biglietti, in modo da andare incontro a coloro che hanno già organizzato il proprio weekend inglese.

LE PAROLE DI PRINGLE

L’amministratore delegato del circuito di Silverstone, Stuart Pringle, ha dichiarato: “Non possiamo prevedere quale sarà la situazione nei mesi estivi. Possiamo giurare che tutti, qui a Silverstone, stanno cercando di fare il possibile per confermare la Formula 1 e la MotoGP nelle date di Luglio e Agosto. Ma se dovremmo essere costretti a cancellare entrambi, tutti gli appassionati che hanno già acquistato il biglietto potranno richiederne il rimborso”.

Queste sono le parole che Pringle ha rilasciato al Daily Mail, speranzoso però che a luglio la situazione sia tornata lentamente alla normalità. Generalmente, infatti, l’appuntamento di Silverstone è uno dei più attesi della stagione: solo l’anno scorso 351.000 persone erano accorse per seguire la gara.

Di conseguenza, mentre si organizzano Gran Premi Virtuali, a Silverstone si procede con i piedi di piombo e si considerano tutte le eventualità. Non ci resta quindi che incrociare le dita, sperando che con la collaborazione di tutti questa epidemia si arresti e permetta a tutti ti tornare, lentamente, alla normalità.