F1| GP Canada 2016, Prove libere 1: Hamilton al top, seguono Rosberg e Vettel

Si è aperto il weekend del GP Canada, banco di prova per numerosi team impegnati a far debuttare aggiornamenti sia sul fronte aerodinamico, sia sul fronte motoristico. Si è trattato di una sessione caotica, costellata di lunghi e incomprensioni da parte dei piloti ancora in cerca del feeling perfetto, chiamati a correre sotto la pioggia di domenica. Il circuito, stando alle parole di alcuni piloti, risulterebbe molto irregolare, colma di avvallamenti, in primis il celeberrimo “bump” che precede la prima chicane.

Sull’asciutto di oggi l’1’16” del 2015 è stato ampiamente demolito dalla miglior prestazione di Lewis Hamilton, autore di un 1’14”755 su gomma Super Soft. Il vincitore del GP di Monaco è seguito da Rosberg su Ultra Soft e Vettel su Super Soft, entrambi sull’1’15” basso.

Dopo 25 minuti la sessione è stata interrotta da una bandiera rossa causata da Massa, protagonista di un incidente nello stesso punto del 2014 in gara con Perez. Il brasiliano ha dichiarato di aver perso il posteriore dopo aver affrontato il rettilineo, il tutto provocato da un malfunzionamento del DRS. Questione di feeling (e fortuna) per Felipe: con il circuito di Montreal non ha mai avuto un ottimo rapporto, testimone anche l’incidente del 2013 nel Q2. Il suo compagno di squadra Bottas, invece, ha dimostrato che al GP Canada la Williams potrà respirare, essendo il circuito molto più adatto alla monoposto rispetto alle strade monegasche. Dallo speed trap risulta inoltre che proprio la Williams sia la più rapida sul rettilineo(338,2 km/h).

Buona prestazione Ferrari, terza con Vettel e quinta con Raikkonen, i quali hanno già iniziato un long run. Il finnico nel corso della sessione ha sfiorato il muro, senza conseguenze. La scuderia maranellese ha portato una novità al turbocompressore valsa 2 gettoni, che avrebbe aiutato i due ferraristi a imporsi come primi sfidanti dietro le Mercedes. Meno graffiante la prestazione della Red Bull, che chiude quarta con Verstappen, autore di una guida estrema e scostante sulle Soft, e più indietro in undicesima posizione c’è Daniel Ricciardo. Precipita nell’anonimato la Toro Rosso, soprattutto con Daniil Kvyat, 15° e nota di merito invece per la Force India, con Hulkenberg e Perez nella top 10. 

Emozioni simmetriche in casa McLaren-Honda, dove sono stati spesi due gettoni -come in Ferrari- per modificare il turbocompressore, con problemi a inizio sessione per Fernando Alonso e alla fine per Jenson Button. Una perdita d’olio ha fermato l’inglese, uscito dai box in una nube di fumo causata dalle alte temperature della vettura. I riscontri delle migliorie sul motore non sembrano essere chiari, pur essendo positivo il decimo tempo di Alonso in un circuito che non sarebbe compatibile con la MP4-31.

Calo di potenza per la Renault di Kevin Magnussen, costretto come Button a terminare in anticipo. Problemi anche per Jolyon Palmer in Canada, dove il motore Renault sembrerebbe aver perso l’appeal dimostrato nelle due gare precedenti.