GP Canada 2015, McLaren: Due di Picche alla MP4-30
Il Gran Premio del Canada di certo ha rappresentato una delle gare più dure della stagione per la McLaren, lo si sapeva, ma nessuno avrebbe immaginato che la gara di Montreal si fosse conclusa con un bel due di picche alla MP4-30, un doppio ritiro per Jenson Button e Fernando Alonso. Se lo spagnolo è stato costretto a sostituire il motore termico prima delle qualifiche, l’inglese si è trovato obbligato a sostituire la maggior parte dei componenti della sua power unit. Nonostante la situazione sia, pubblicamente, sotto controllo, i ben informati non nascondono che ci sia tensione tra la McLaren e la Honda.
Eppure il weekend nero di Montreal non ha tolto fiducia agli uomini di Woking: «Anche se la gara del Canada è stata una delusione non si può nascondere che Fernando abbia avuto un buono scatto al via. Purtroppo, poco dopo il primo giro, le vetture che era riuscito a superare lo hanno sorpassato visto che la nostra macchina soffre per la mancanza di velocità. Purtroppo è arrivato il ritiro al 46esimo giro – ha commentato il Managing Director, Eric Boullier – Jenson, ha preso il via dall’ultima posizione in griglia, per non aver preso parte alla qualifica. Per di più ha dovuto scontare anche un drive-through perché abbiamo dovuto sostituire la MGU-H sulla sua vettura e anche per lui è arrivato lo stop anticipato».
Testa bassa e lavoro. Servirà molto impegno per poter disporre di un mezzo complessivamente competitivo: «Chiaramente il risultato è deludente ma siamo consci di quello che dobbiamo fare per migliorare e sappiamo quale strada perseguire – ha continuato – Non posso che lodare il lavoro svolto fino ad ora dai nostri piloti che guidano sempre con grinta anche quando si trovano ad occupare le ultime posizioni della griglia di partenza e l’impegno dei ragazzi in fabbrica che stanno davvero facendo un grosso sforzo per permetterci di arrivare a chiudere le gare nelle posizioni che ci competono». Il Managing Director non ha nemmeno dimenticato i tifosi che, nonostante l’apparente mancanza di risultati, continuano a sostenere il team di Woking: «Non posso che rivolgere un pensiero ai nostri fans che, anche in momento complicati come questo, non smettono di farci sentire tutto il loro appoggio. È davvero un onore, per noi, che abbiano coniato un hashtag come #BelieveInMcLarenHonda, è davvero incoraggiante. Grazie a tutti».
Nella possibilità che la McLaren Honda possa rialzarsi, ci crede tantissimo anche il boss del fornitore giapponese, Yasuhisa Arai. Il motorista nipponico è rientrato quest’anno in Formula 1 per cercare di lasciare un segno importante, tornare ai fasti dei duelli di fine anni ’80 tra Ayrton Senna e Alain Prost: «Siamo dispiaciuti per l’esito della corsa. La squadra ha lavorato duramente per risolvere i problemi che ci hanno visti protagonisti durante tutto il fine settimana e contro ogni previsione, siamo riusciti a far prendere parte al Gran Premio ad entrambe le nostre vetture – ha commentato Arai – Questo però non cambia il riscontro finale dove abbiamo dovuto vedere entrambe le nostro macchine ritirarsi».
La casa giapponese, che sperava di poter lottare per il podio già a Silverstone dove potrebbe essere impiegato il nuovo motore, dovrà aspettare ancora un po’ di tempo: «La prossima gara si disputerà in Austria, ancora un tracciato che richiede alte velocità. Anche se probabilmente continueremo a soffrire spero che i problemi accusati in Canada possano servire da palestra per non commettere nuovamente gli stessi errori anche al Red Bull Ring», ha concluso.