GP Brasile, Oliver Bearman shock: “sto cercando di non morire” | Regna il caos sul circuito di São Paulo
Il clamoroso retroscena di Oliver Bearman nell’ultimo pazzo GP del Brasile. Nel circuito di Interlagos il caso è regnato sovrano.
C’è una nuova nidiata di talento che potrebbe rendere la Formula 1 ancora una spettacolare rispetto a quella attuale. Difficile intravedere oggi dei nuovi Verstappen, Hamilto o Alonso, ma questi giovani sono tutti da seguire. Per tanto motivi.
Il dato che spicca più all’occhio è che da Bearman a Lawson, passando per Colapinto è la loro adattabilità a questa Formula 1 e agli avversari, che saranno pure più esperto ma vengono sorpresi dal nuovo che avanza.
Lo si vede praticamente in ogni GP: il gap tra le diverse monoposti si sta riducendo sempre ppiù, in pochi decimi c’è sempre più un numero in aumento di piloti. Ci scappa sempre più la sorpresa, al netto delle condizioni atmosferiche che possono fare tutta la differenza di questo mondo.
Prendete l’ultimo Gran Premio del Brasile prima della sosta per attendere il grande finale di stagione: a Interlagos è successo tutto e il suo esatto contrario: Norris che partiva dalla pole e Verstappen 17esimo, ha vinto Max con Lando sesto, tra una marea di bandiere gialle e soprattutto rosse.
GP Brasile, un terno al lotto
A São Paulo, comunque, ne sono successe di cotte e di crude sia nelle libere, ma soprattutto in qualifica e in gara. Condizioni atmosferiche che hanno messo a dura prova tutti i piloti, costringendo la FIA a rinviare le qualifiche alla domenica, l’iconico giorno della gara, giocando un ruolo cruciale in una gara tremendamente movimentata, un vero e proprio terno al lotto.
In questo contesto si inserisce il retroscena di Oliver Bearman, sostituto in Brasile di Kevin Magnussen. L’ex ferrarista ha raccontato la sua angoscia via radio, rivelando temere per la sua incolumità.
Bearman vuota il sacco
“Come possiamo competere in questo modo? Qualcuno sta per cadere, alla grande. Forza, parla con la FIA, è davvero pericoloso” ha esclamato Bearman, nelle dichiarazioni riportate da RaceFans. La sua paura era tale che in uno dei suoi tanti interventi via team radio, si è lasciato andare a un “sto cercando di non morire. Oh, mio Dio!”.
Il caos ha regnato sovrano in Brasile: ne ha approfittato Max Verstappen, con il suo immenso talento a mettere tutti accordo, seguito a ruota (ma distanziato) dalle sorprendenti Alpine di Ocon e Gasly rispettivamente al secondo e al terzo posto. Anche se il britannico si è impegnato maggiormente per regalare alla Haas un buon risultato, in questa occasione non è riuscito a segnare punti, chiudendo al 12° posto. L’esperienza, d’altronde, si acquisisce anche in questo modo. Tanto Bearman e la nidiata di talentini sa come uscirne, velocemente.