albon red bull 2019

Credits: Red Bull Racing Twitter

Ferrari e Mercedes di un altro pianeta

Le tribune tinte di orange saranno rimaste deluse da come è iniziato il weekend della Red Bull. Arrivato a Spa consapevole che l’handicap di cavalli del motore Honda potrebbe rivelarsi determinante, Max Verstappen ha archiviato il venerdì con un poco esaltante sesto crono nella sessione pomeridiana, girando 4 decimi meglio del sorprendente Alexander Albon, al debutto col team di Milton Keynes in luogo del deludente Gasly, dirottato in Toro Rosso. Verstappen ha pagato 1″2 dal miglior crono di Charles Leclerc, ma ha predicato pazienza rimandando a domani per un giudizio più completo sulle chance della RB15 sul tracciato belga.

Le parole di Verstappen

“Sarà difficile dare del filo da torcere alle Ferrari – ha puntualizzato Verstappen, mettendo le mani avanti – Loro sono il riferimento su questa pista. Cercheremo di migliorare domani e sfruttare al massimo il pacchetto. Non è una sorpresa essere così indietro, lo sapevamo che sarebbe stato così. Normalmente al sabato miglioriamo. Il feeling è buono, ma siamo già molto scarichi come assetto e non potremo fare molto di più per migliorare la velocità di punta”.

Albon stupisce

Se i tifosi sono accorsi in Belgio per sostenere Verstappen, gli occhi di gran parte dei media erano però puntati sull’altro lato del box. Catapultato alla Red Bull dopo appena 12 gare in F1, Alexander Albon era al centro delle attenzioni in questa prima giornata sulla RB15. E il rookie ha ben impressionato: alla mattina ha fatto registrare il 4° crono a soli 77 millesimi da Verstappen, mentre al pomeriggio l’olandese ha ristabilito le distanze terminando sesto con Albon decimo. In ogni caso, una prima giornata positiva.

“La Red Bull è diversissima dalla Toro Rosso. Non ha senso guidarla prendendo come riferimento la STR14, anzi devo dimenticarmi della macchina che ho guidato fino a un mese fa. Devo fare un reset e ripartire da zero” ha commentato il pilota anglo-thailandese. Il suo crono pomeridiano, quattro decimi più lento rispetto a Verstappen, può essere interpretato come frutto di un lavoro maggiormente orientato verso il passo gara: con l’introduzione della Spec 4, Albon sarà infatti costretto a scontare una penalità sulla griglia di partenza.

Horner loda Albon

Se Albon sarà l’ennesimo talento bruciato dal sistema Red Bull solo il tempo lo dirà, ma per il momento il rookie 23enne sembra non accusare la pressione di guidare per un top team. A suggello del suo lavoro nel venerdì di oggi sono arrivate le parole di incoraggiamento del team principal Chris Horner: “Credo che avere promosso Albon sia stata la mossa più logica. La situazione con Pierre stava peggiorando e dopo l’Ungheria ci siamo presi una pausa per riflettere sul da farsi. Siamo in una posizione privilegiata, perché qualora avessimo dei problemi con qualche pilota, possiamo operare una rotazione tra di loro all’interno dei nostri due team. Alex è un ragazzo intelligente, metodico e sta mettendo bene a frutto la poca esperienza che ha con noi. Penso sia difficile adattarsi subito alla Red Bull: in fondo, la nostra macchina ha in comune con la Toro Rosso solo il motore. Ma ha già dimostrato di adattarsi bene”.