GP Azerbaijan, Alonso: “Baku è una sfida entusiasmante”
Fernando Alonso ha definito il GP dell’Azerbaijan che ci sarà questo fine settimana una sfida estrema e complicata
Lo spagnolo confessa che è molto difficile abituarsi agli sbalzi di velocità che il circuito di Baku richiede, ma ricorda che è uno di quei tracciati dove tutto può succedere e perciò non bisogna mai arrendersi. Alonso spiega che il GP dell’Azerbaijan è una vera e propria sfida estrema per la conformazione della pista. I primi due settori sono molto tecnici, il secondo comprende il centro storico della città e anche le curve più lente. Invece, il terzo settore è completamente diverso e in esso si trova il rettilineo più lungo del calendario.
“Baku è un circuito estremo, perché ha molte curve a bassa velocità e il rettilineo più lungo del campionato, quindi questa combinazione è molto difficile da impostare sulla vettura”, ha dichiarato l’asturiano tramite un video postato dall’Alpine. La combinazione di curve lente e lunghi rettilinei richiede cambi di marcia impegnativi. Alonso considera estremo questo mix e, per questo, confessa che è uno dei circuiti più entusiasmanti per i piloti. “Da pilota è molto difficile cambiare completamente il tuo modo di guida più volte in un solo giro. Durante il giro vedi tutti quei palazzi storici, dai 50 o 60 chilometri orari improvvisamente ti ritrovi a 350” ha proseguito.
“Ciò suscita un turbinio di emozioni, perciò ritengo che il tracciato di Baku sia uno di quelli che producono più adrenalina per i piloti, quindi è una sfida entusiasmante”, ha così dichiarato Alonso per spiegare i motivi per cui ritiene il GP dell’Azerbaijan una sfida estrema. Sebbene il circuito di Baku sia completamente diverso da Monaco, entrambi sono tracciati urbani che piacciono molto al due volte campione del mondo. Questo perché sono piste che richiedono maggiore concentrazione e anche confidenza con la monoposto.
L’ASTURIANO AMA SENTIRSI CONSTANTEMENTE OLTRE IL LIMITE
Il pilota asturiano confessa di amare la sfida creata dal sentirsi costantemente oltre il limite e dal non avere margini di errore. “Mi piace gareggiare sui circuiti urbani. Penso che la sensazione di non avere un margine di errore crei ulteriore stress durante la guida. Quello stress è, allo stesso tempo, qualcosa che ogni pilota cerca di trovare, cioè la prossima sfida ed essere fuori dalla zona di comfort durante la guida. Baku regala tutto questo, per questo è estremo e magico allo stesso tempo”, ha precisato.
Fernando Alonso nel 2018 con McLaren si ritrovò al primo giro a dover rientrare ai box per sostituire l’ala anteriore e due mescole. Pensava perciò che la sua gara fosse finita lì, invece tornato ai box riuscì poi a proseguire, approdando in zona punti con una settima posizione. Per lui quella è stata la dimostrazione che non si deve mai gettare la spugna. “Abbiamo lottato con una vettura mezza danneggiata, ma è bastato per arrivare a punti in settima posizione. E’ stato un chiaro esempio che mi ha fatto capire che non bisogna mai arrendersi“, ha così concluso Alonso.