GP Austria 2015, Fernando Alonso: «Ci manca prestazione e affidabilità»

Nelle ultime tre gare ha visto la bandiera a scacchi ma solo in televisione, è 18esimo nella classifica piloti ad ancora zero punti. L’avventura con la McLaren Honda si sta dimostrando più difficile del previsto per Fernando Alonso che in ogni caso non ha perso ottimismo e pazienza. Il pilota spagnolo, in occasione della tradizionale conferenza stampa del giovedì, ha ammesso che la McLaren dovrebbe concentrarsi sulla prossima stagione, soprattutto perché gli attuali regolamenti non permettono grandi margini di miglioramento in-season: «Sicuramente, ad inizio stagione, avevamo aspettative più alte rispetto ad ora forse perché ci basavamo sui risultati che il binomio è riuscito a conquistare a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 – ha lasciato intendere Fernando Alonso – Dopo i test abbiamo ridimensionato le nostre attese. Nessuno ha mai nascosto che ci sia molto da lavorare. Il nostro motore soffre per l’anno di rodaggio in meno rispetto ai nostri avversari e questa stagione sarà un po’ dolorosa».

In Austria, la McLaren e la Honda hanno deciso di comune accordo di montare la quinta power unit della stagione sulla MP4-30 di Alonso che così dovrà scontare una penalità in griglia di dieci posizioni: «Ci manca prestazione e affidabilità e quando riusciamo a migliorare la performance succede qualche inconveniente tecnico. Sabato dovrò scontare una penalità per l’utilizzo della quinta power unit. È un po’ come un cane che si morde la coda. Siamo in un momento critico, ma tutti nella squadra stanno sfruttando questa stagione come anno di rodaggio e apprendimento, come un test visto che è impossibile fare significativi miglioramenti in minor tempo – ha continuato Fernando Alonso – Le regole attuali non lo permettono. Non ci sono test, i motori sono congelati e abbiamo a nostra disposizione appena 9 gettoni. La Formula 1 richiede tempo, infrastrutture, risorse umano di altissimo livello, progetti e sicuramente la strada giusta da perseguire. Non è come nel calcio che prendi due o tre buoni calciatori e cominci a vincere le partite».

La Mercedes e la Ferrari sono le due scuderie di punta in questo 2015. Fernando Alonso ha ammesso di aver avuto colloqui con la scuderia di Brackley nel momento in cui decise di lasciare la Ferrari: «Quando ho deciso che fosse arrivato il momento di lasciare Maranello, in una quindicina di giorni ho ricevuto chiamate dalla maggior parte delle scuderie tranne Sauber, Force India e Manor. Tra tutti i progetti che mi hanno proposto quello della McLaren Honda era quello più interessante, una sfida vera ed era quello di cui avevo bisogno – ha confidato lo spagnolo – Mi sto divertendo, ho intrapreso questa sfida come qualcosa di importante, qualcosa di personale e sapevo che necessitava tempo e pazienza».

Incalzato, ancora una volta, sul tema Ferrari Fernando Alonso ha sottolineato di non essersi pentito per la decisione di lasciare il Cavallino Rampante, anche se quest’anno con la SF15-T avrebbe potuto lottare per le posizioni da podio: «Ho trascorso cinque anni splendidi a Maranello. Ho raggiunto i 1000 punti in carriera e in cinque stagioni ho lottato per il Mondiale in tre di quest’ultimi. Per quello che posso vedere da fuori, la Ferrari è nettamente migliorata rispetto alla sua versione 2014, sono terzi nel Mondiale piloti ma anche per questa stagione, il titolo sembra impossibile da vincere per loro», ha concluso.